Per anni è stato sconosciuto al fisco, ma aveva imprese, proprietà e ampia disponibilità di contanti. E precedenti per truffa, associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta e reati fiscali. Nei giorni scorsi, dopo lunghe indagini, i finanzieri del Gruppo di Monza hanno sequestrato denaro e beni immobili, l’intero patrimonio illecito accumulato negli anni, per un valore di circa 1,8 milioni di euro per destinarlo a “usi utili per la comunità”. Il responsabile è un imprenditore di Mezzago riconosciuto “socialmente pericoloso” dal tribunale di Milano e che dovrà scontare per due anni la “sorveglianza speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Tutto era iniziato a giugno 2014 quando la Guardia di finanza aveva avviato una verifica fiscale su una ditta intestata, formalmente alla madre dell’imprenditore, e aveva contestato oltre 1 milione di euro di imposte evase denunciando entrambi alla Procura della Repubblica di Monza.
Le autorità avevano quindi sequestrato due appartamenti e quattro box del valore di circa 400mila euro intestati questa volta alla moglie dell’imprenditore. Ulteriori indagini avevano portato a scoprire 1 milione e 400 mila euro in contanti in un caveau dietro un ascensore in ristorante da lui gestito a Vaprio d’Adda. Per anni non aveva versato né imposte né contributi ai dipendenti.