Finto dentista ed “evasore totale”: la Guardia di finanza di Monza sequestra uno studio odontoiatrico a Lissone

Un sessantenne con attività a Lissone, che non avrebbe mai conseguito la laurea, è stato denunciato alla autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica, illecita somministrazione di farmaci nonché circonvenzione di incapaci in quanto avrebbe costretto una cliente a prestargli del denaro, mai restituito.
I finanzieri nello studio (foto fornita dalla Guardia di finanza)
I finanzieri nello studio (foto fornita dalla Guardia di finanza)

Avrebbe esercitato l’attività di dentista senza avere mai conseguito la laurea in odontoiatria. È quanto hanno scoperto i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Monza che hanno sottoposto a sequestro preventivo uno studio medico dentistico a Lissone, risultato abusivo.

Le fiamme gialle monzesi, nel corso di una articolata indagine, avrebbero accertato che il sedicente medico, un sessantenne, esercitava visite dentistiche senza titoli: oltre alla laurea, mai conseguita, di riflesso non aveva neppure la relativa specializzazione e non era iscritto all’Ordine dei medici chirurghi. Per questo l’uomo è stato denunciato alla autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione medica, illecita somministrazione di farmaci nonché circonvenzione di incapaci.

L’ambulatorio, trovato in precarie condizioni igienico-sanitarie, è stato sottoposto a sequestro comprese le relative attrezzature e strumentazioni, tra cui una poltrona odontoiatrica, una apparecchiatura per radiografie, decine di confezioni di medicinali e fiale di anestetici, dispositivi medici privi di marcatura “CE”, sterilizzatori ed altri materiali ad uso dentistico, oltre a numerose cartelle cliniche e referti radiografici.

I militari, inoltre, a seguito dei numerosi appostamenti e pedinamenti eseguiti al fine di individuare la clientela dello studio medico, hanno identificato, tra gli altri, anche un’anziana che sarebbe stata indotta dal sessantenne a versargli, a titolo di prestito, ingenti somme in denaro mai restituite.

La conseguente attività ispettiva, eseguita per i periodi d’imposta dal 2017 al 2020, ha permesso, inoltre, di accertare che il falso dentista non avrebbe mai ottemperato agli obblighi dichiarativi figurando come un “evasore totale”, con conseguente constatazione di elementi di reddito non dichiarati per circa 350 mila euro ed Iva dovuta per oltre 60 mila euro.