Ha un muso lungo così, nonostante il secondo posto. Le emozioni dominano il volto di Sebastian Vettel, subito dopo il termine delle qualifiche. «Sì, ho fatto un buon giro, ma non abbastanza. No, non sono felice, ma non dico il perché». Criptico, ma poi anche diplomatico. Perché non dimentica le frasi un po’ di rito, che comunque tutti si aspettano di sentire: «È grandioso essere primo e secondo, qui su questa pista. Tutte le volte, che siano le prove libere o le qualifiche, ci sono bandiere ovunque. Passione e gioia. È bello essere riusciti a fare un gran lavoro».
Accanto a lui, Kimi Raikkonen le emozioni le dà notoriamente ben poco a vedere. Eppure, la 18esima pole della carriera, «è stato bello conquistarla proprio in questo posto, non ci sarebbe stato luogo migliore. Ci sono molti tifosi e domani sarà altrettanto importante fare bene». Dodici mesi fa la Ferrari arrivò a Monza davanti a tutti, la parte finale di stagione fu però di tutt’altro stampo. «Non possiamo sapere come andrà a finire l’annata – continua Raikkonen – sappiamo solo che qui vogliamo vincere». «La gara è lunga, ognuno di noi vuole trionfare – fa da sponta Vettel – Alla fine della prima curva sarà importante non toccarci. Non toccare e non essere toccati».