Boom di presenze ad Expo e Vicente Loscertales, il segretario generale del Bureau International des Expositions (l’organizzazione che gestisce le esposizioni internazionali), intervistato dal Corriere, suggerisce di avviare un sistema di prenotazione delle visite.
Loscertales parla di code fisiologiche ma che non devono superare un certo tempo di attesa, 45 minuti o un’ora, per non creare troppi disagi. Quello delle prenotazioni è un sistema già testato nelle precedenti edizioni ed ora si fa pressante visto che gli ultimi due mesi sono quelli nei quali tradizionalmente si registrano più visite.
Non a caso a parlare sono i numeri: se le medie dichiarate fino al 16 agosto erano di circa 100 mila persone al giorno, in queste ultime giornate stime ufficiose parlano di 130-150 mila. Giovedì per entrare a Palazzo Italia si sono registrate punte di attesa superiori alle 3 ore. Due ore e 45, in alcuni momenti della giornata, per visitare gli spazi di Giappone ed Emirati Arabi.
Il segretario generale ha chiesto anche alla società Expo di garantire maggiore animazione lungo il decumano, dove ci sono persone in attesa, e negli altri spazi dell’esposizione meno frequentati.
Per far fronte al picco di visite la società potrebbe decidere di aprire l’esposizione un’ora prima, alle 9, ma solo l’ingresso dedicato ai pullman di scolaresche o gite organizzate e chiedere ai padiglioni di prolungare l’orario di apertura oltre le 20.
Il commissario unico Giuseppe Sala da parte sua conferma che dal 19 agosto si sono avuti i picchi di presenze e che nei prossimi giorni deciderà che provvedimenti intraprendere.