Da Prato a Monza: la “lucciola” cinese ha fatto carriera e dalla piazza principale della città toscana, dove fino a qualche tempo fa adescava i clienti, è diventata imprenditrice aprendo un centro massaggi a Monza, in via Dante.
Là dove martedì si sono recati i finanzieri del nucleo di polizia tributaria del comando provinciale di Prato per effettuare una perquisizione nell’ambito di una operazione che ha portato tra l’altro a sequestrare 8 immobili che italiani compiacenti avevano affittato alle prostitute cinesi per il loro “lavoro”.
Un’attività che le fiamme gialle toscane hanno avviato a febbraio rispondendo a quello che a Prato era ormai considerato un allarme sociale. Attraverso incroci tra i contratti di affitto e le utenze di gas e servizi attive, i militari sono arrivati anche a gran parte delle “prestatrici d’opera”, compresa quella cittadina cinese con residenza a Milano risultata titolare di un centro massaggi nella centralissima via Dante di Monza.
I finanzieri guidati dal tenente colonnello Bruno Baldini si sono presentati martedì. L’esercizio in quel momento era chiuso, non erano cioè presenti personale e clienti. Ciò nonostante la perquisizione è comunque avvenuta e all’interno sono stati trovati alcuni ”gadget”, in particolare preservativi, che hanno indotto le fiamme gialle a pensare che non si facessero solo innocui massaggi. Del centro in questione on line c’è anche un ammiccante annuncio: “Massaggi fantasy, romantici, fusion e trattamenti in vasca con un’atmosfera deliziosamente orientale. Scoprirai che cos’è il vero massaggio orientale che è molto sensuale…».