Ex Macello di Monza: pronta la richiesta danni al Comune da 1,5 milioni di euro

Tra le tettoie ammalorate e i padiglioni abbandonati dell’ex Macello di Monza potrebbe nascondersi un’altra brutta sorpresa per la giunta Scanagatti: la società che nel 2008 si è aggiudicata il project financing per la riqualificazione presenta al Comune un nuovo conto salato per i danni subiti per il mancato avvio dell’intervento
Monza Area ex macello
Monza Area ex macello Fabrizio Radaelli

Tra le tettoie ammalorate e i padiglioni abbandonati dell’ex Macello di Monza potrebbe nascondersi un’altra brutta sorpresa per la giunta Scanagatti: la Hi Senses srl che nel 2008 si è aggiudicata il project financing per la riqualificazione di una parte dell’area presenterà al Comune un nuovo conto salato per i danni subiti per il mancato avvio dell’intervento, sulla carta ampliato dalla giunta Mariani rispetto al piano previsto dall’amministrazione Faglia e congelato dall’attuale governo cittadino subito dopo il suo insediamento.


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Dopo aver incassato 2.300.000 euro in seguito alla sentenza del Tribunale civile che ha condannato il Comune per inadempienza contrattuale, la società chiederà al municipio un risarcimento attorno a 1.500.000 euro.
«I giudici – spiega l’ex amministratore delegato della Hi Senses Marco Romanetto – hanno riconosciuto il lucro cessante, ovvero i mancati redditi determinati dal blocco del progetto. Ora, invece, domanderemo che ci venga risarcito il danno emergente costituito da tutte le spese che la società ha sostenuto per far partire l’operazione».

La lista dei conteggi che sarà inviata agli uffici di piazza Trento e Trieste comprende i costi di progettazione, delle asseverazioni bancarie, dei compensi ai consulenti e del mantenimento in vita della società di scopo che, ricorda Romanetto, «è nata per restituire alla città l’ex Macello, che per legge non può fare altro e che deve rimanere in vita» fino a quando la vicenda non sarà chiusa definitivamente.

La vertenza potrebbe, quindi, trascinarsi ancora per alcuni anni dato che sulle responsabilità legate alla risoluzione del contratto devono ancora pronunciarsi i giudici di secondo grado e che, a questo punto, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo: «Saranno i nostri legali – aggiunge l’ex amministratore delegato, ora consulente di Hi Senses – a individuare la strada giuridica più idonea per recuperare le cifre spese». La nuova tegola per le casse del Comune sembra cogliere di sorpresa il sindaco Roberto Scanagatti: «In questo contenzioso – commenta – noi subiamo il danno provocato dalla precedente amministrazione. In ogni caso andremo avanti con il nostro progetto di riqualificazione». Nel frattempo l’amministrazione ha passato le carte del vecchio contratto alla corte dei conti: se ci fossero irregolarità, potrebbero venire chiamati a risponderne gli esponenti della giunta Mariani che hanno votato l’affidamento ad Hi Senses.

A palazzo

La giunta ha da tempo accantonato il disegno che prevedeva la creazione di un villaggio del benessere costituito da esercizi commerciali, il mercato coperto e residenze in favore di una cittadella scolastica che dovrebbe dare una nuova sistemazione alla elementare Citterio, alla media Bellani e alla succursale del liceo Porta: «Tra qualche giorno – precisa il primo cittadino – la Regione dovrebbe comunicarci se Finlombarda finanzierà la progettazione del complesso che realizzeremo con i finanziamenti stanziati dal Governo nell’ambito del piano scuole. A quel punto avvieremo un percorso che condivideremo con le scuole».

Sul nuovo fronte della vertenza invoca chiarezza il capogruppo della Lega Nord Simone Villa che nei prossimi giorni presenterà un’interrogazione in consiglio comunale.