Ex Macello di Monza, non finisce mai: altri risarcimenti al privato

Il Comune deve pagare ad Hi Senses altri 750mila euro, dopo i primi 2,3 milioni e intanto presenta ricorso. Ora però le aree sono tornate pubbliche.
Monza Area ex macello
Monza, l’area ex macello Fabrizio Radaelli

Il Comune di Monza dovrà nuovamente mettere mano alla borsa e risarcire la società Hi Senses che oltre dieci anni fa ha avviato il contenzioso legato alla progettazione dell’ex Macello che si trascina tuttora. L’operatore ha aperto la battaglia legale dopo che nel 2012 la giunta guidata da Roberto Scanagatti ha revocato la convenzione per la costruzione di una cittadella con spazi commerciali e dedicati al benessere approvata dall’amministrazione di Marco Mariani che, pochi giorni prima del termine del suo mandato, ha ampliato con l’inserimento di aree private il piano varato alcuni anni prima dall’esecutivo di Michele Faglia.

Ex Macello di Monza, non finisce mai: 750mila euro ad Hi Senses

L’8 ottobre il tribunale ha ordinato al municipio di versare un nuovo risarcimento al privato che nel 2015 ha ottenuto da piazza Trento e Trieste circa 2.300.000 euro per i danni causati dalla cancellazione del progetto: questa volta, però, i giudici hanno riconosciuto ad Hi Senses solo la metà del 1.500.000 euro richiesto e hanno stabilito che la somma va correlata «alle spese sostenute prima della risoluzione» del contratto.

La società pare non aver accolto di buon grado la decisione dato che si è rivolta alla corte d’Appello nel tentativo di ottenere interamente quanto domandato: il Comune ha risposto al nuovo contenzioso con un controricorso con cui spera di veder riconosciute le proprie ragioni e il rimborso della cifra che, per ora, dovrà versare. «Il tribunale – afferma il vicesindaco Egidio Longoni – ha fissato il risarcimento in 750.000 euro, la stessa cifra contenuta nella transazione che abbiamo proposto all’operatore che l’ha rifiutata».

Ex Macello di Monza, non finisce mai: l’idea mercato coperto

In ogni caso ora l’ente potrebbe iniziare a ipotizzare la riqualificazione dell’ex Macello in quanto gli atti relativi alla disponibilità del comparto sono stati trascritti dalla Conservatoria: «Abbiamo cominciato a ragionare anche con il Demanio – spiega il sindaco Paolo Pilottocome prevede il Piano Città che abbiamo firmato nei mesi scorsi potremo, infatti, usufruire della loro unità lombarda di progettazione a sostegno di attività destinate a servizi pubblici».

La prima trasformazione, aggiunge, potrebbe riguardare la tettoia cavalli, vincolata dalla Sovrintendenza. «Potrebbe essere restaurata – immagina il primo cittadino – così come potrebbe essere creato un percorso ciclopedonale che consentirebbe ai residenti di Regina Pacis e San Donato diretti al centro di aggregazione di via Procaccini di accorciare notevolmente il tragitto». L’area del vecchio mercato, prosegue Pilotto, potrebbe riprendere vita con l’allestimento di banchi coperti, sulla falsariga di strutture presenti in altre città.