Caso ex Macello di Monza, l’assessore di Mariani disse: è meglio fermarsi

VIDEO Il contratto firmato nell’aprile del 2012 tra Comune e Hi Senses e non solo: ecco le carte all’origine del guaio che costa al Comune di Monza 2,3 milioni di danni per l’ex Macello. Inclusa la lettera (del 2011) di Mangone, allora in squadra con Mariani, per chiedere al palazzo di tutelarsi.
Il contratto con Hi Senses
Il contratto con Hi Senses

La criticità del project financing sull’ex macello era nota anche alla precedente amministrazione. Lo dimostrano i documenti in nostro possesso, recuperati tra le carte del Comune: non solo il contratto, di cui vi mostriamo e raccontiamo i dettagli, ma anche e soprattutto per una richiesta fatta dall’ex assessore alle Opere pubbliche di Marco Mariani, Osvaldo Mangone, alle massime cariche amministrative di allora: l’ex segretario generale Vincenzo Fratantoni e l’ex direttore generale Mauro Ronzoni.

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Si tratta di una lettera di cui siamo in possesso, inviata il 26 settembre 2011 (numero di protocollo 0097563), in cui l’ex assessore richiede l’approfondimento di alcuni atti e infine interroga i dirigenti in merito all’opportunità di una delibera in autotutela (provvedimento poi intrapreso dalla giunta Scanagatti quasi 4 anni dopo): «Lascio alla vostra valutazione l’opportunità di far adottare alla giunta comunale un atto di sospensione in auto tutela di ogni efficacia della delibera di cui all’oggetto» scriveva allora Mangone alle due figure apicali dell’ente. La delibera a cui si fa riferimento è la “Integrazione all’originaria convenzione per al progettazione, riqualificazione e gestione funzionale ed economica dell’area denominata ex Macello comunale di via Buonarroti Monza” del 16 settembre 2011.

Nella lettera si dice anche: «Su esplicita richiesta del signor sindaco ho proposto alla giunta comunale l’approvazione della delibera riguardante l’atto integrativo alla convenzione in essere con la società Hi Senses srl, solo successivamente l’approvazione della delibera ha richiesto da parte dello scrivente un’attività di approfondimento del contenuto della stessa, in seguito alla quale sono emersi alcuni aspetti di criticità e di conflitto con altri atti deliberativi precedentemente assunti dalla giunta comunale». E prosegue: «A questo punto ritengo indispensabile che venga fatta un’azione ricognitiva di tutti gli atti amministrativi riguardanti l’area dell’ex macello al fine di ben inquadrare tutte le eventuali problematiche che potrebbero essere causa di danno erariale per l’ente». È noto che in giunta le delibere sull’ex macello abbiano causato più di un diverbio, anche molto acceso.

La giunta Mariani ha portato avanti le trattative con il privato per cercare di avviare i lavori all’ex-macello, con l’inserimento dello skate park (previsto dal progetto Hubyoung promosso dall’ex assessorato alle Politiche Giovanili) al posto del parcheggio voluto dal privato. Il progetto Hubyoung comprendeva attività rivolte ai giovani e, grazie ad un bando regionale, l’associazione proponente (T.w.o.) ha potuto prendere in gestione lo skate park. Proprio l’inserimento dello skate park sarebbe uno dei principali elementi “ostativi” elencati dal privato nel richiedere la ridefinizione degli accordi con il Comune. E infine si giunge alla “famosa” delibera del marzo 2012 nella quale il Comune e Hi Senses hanno fissato i termini della collaborazione. Questa una delle prime, e più importanti, novità: «A fronte delle condizioni ostative e delle variazioni che si erano verificate a seguito della stipula della convenzione, nonché per apportare alcuni chiarimenti interpretativi finalizzati ad assicurare la bancabilità del piano economico e della concessione, il Comune si è impegnato a promuovere e organizzare sull’area in concessione un mercato espositivo giornaliero di tipo non stabile di prodotti freschi, e non, e quante altre attività, di tipo non stabile, di vendita e non».

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Il nuovo accordo prevede un aumento dei costi dell’intervento di 6 milioni di euro, così si passa da 12 a 18 milioni. L’esecuzione dei lavori complementari prevedevano: «Interventi di riqualificazione delle strutture adibite ad ospitare il mercato che il Comune si è impegnato a localizzare nell’area di pertinenza del concessionario». Nella nuova convenzione, allegata alla delibera n.205 del 30 marzo 2012 si sottolinea infine l’interesse pubblico di tali interventi.

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