Concentrazioni di cromo entro i limiti consentiti nelle acque sotterranee dell’ex Autobianchi. Lo rivela il monitoraggio di Arpa. «Il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione per alcuni solventi clorurati con concentrazioni non sono imputabili a specifico contributo dell’area oggetto di intervento (di bonifica), ma trattasi di fenomeno che accomuna diverse falde acquifere della zona, mentre si osserva il rispetto delle concentrazioni di soglia di contaminazione per i parametri di cromo totale e cromo esavalente in tutti i campioni prelevati».
Lo rende noto Arpa Lombardia dopo avere effettuato lo scorso 25 giugno il monitoraggio delle acque sotterranee dell’area ex Autobianchi. «Dopo le varie campagne di rilievi post bonifica degli anni scorsi quest’ultimo esito evidenzia che i parametri di cromo totale e cromo esavalente rispettano la conformità alle specifiche concentrazioni soglia di contaminazione – spiega l’assessore all’ambiente Stefano Guidotti – Sono presenti alcuni solventi clorurati in prossimità della soglia, che risulta comunque condizione comune delle acque nelle nostre zone. Non vi è alcun rischio specifico per la salute dei cittadini».
A dicembre 2019 l’ex consigliere regionale e ora senatore M5S Gianmarco Corbetta era tornato sul tema della bonifica dell’area e sull’eventuale contaminazione, presentando anche un’interrogazione al ministro dell’ambiente Sergio Costa.