Evaso dal carcere gestiva un traffico di droga in Brianza: arrestato a Verona

A poche settimane dall’ingente sequestro di 325 kg di hashish e l’arresto di due trafficanti di origine albanese, uno di 61 anni residente a Monza, giovedì sera i finanzieri di Lecco sono riusciti a catturare a Verona un cittadino albanese, evaso dal carcere di Porto Azzurro (Livorno) nel 2015: sarebbe il capo di un’organizzazione che gestiva un traffico di droga tra la Brianza e il Lecchese.
Il sostituto procuratore Alessandro Pepè e il procuratore capo di Monza, Luisa Zanetti con i vertici della Finanza di Lecco
Il sostituto procuratore Alessandro Pepè e il procuratore capo di Monza, Luisa Zanetti con i vertici della Finanza di Lecco Sandro Menegazzo

A poche settimane dall’ingente sequestro di 325 kg di hashish e l’arresto di due trafficanti di origine albanese, uno di 61 anni residente a Monza e il socio in affari di 39 anni residente a Durazzo, giovedì sera i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecco sono riusciti a catturare H.O., cittadino albanese, evaso dal carcere di Porto Azzurro (Livorno) nel 2015 e già autore di una precedente evasione nel 2009.

Era detenuto nel carcere livornese per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi da fuoco; nel 2008 era stato tratto in arresto in quanto individuato quale “gestore” di una raffineria di cocaina ed eroina scoperta in un appartamento a Pisa. Attualmente, secondo i finanzieri del Comando Provinciale di Lecco, era al vertice di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti in Brianza e nel territorio lecchese.

Nel corso dell’operazione sviluppatasi giovedì sera, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, sostituto procuratore Alessandro Pepè, le Fiamme Gialle lecchesi hanno organizzato il blitz sorprendendo il pericoloso trafficante a bordo di un suv di grossa cilindrata lungo le vie centrali della città veneta. Accompagnato da due donne, anch’esse albanesi, ha cercato di sfuggire la cattura esibendo documenti d’identità falsi intestati ad un soggetto ungherese. Tratto in arresto, il latitante è stato associato alla Casa Circondariale di Verona.