«Auspico che il Comune di Villasanta risolva i suoi problemi e che il progetto possa partire. Per me Panizza può iniziare anche domani mattina». Le parole del sindaco Rosalba Colombo riguardano l’idea di espansione della Rialto, proprietà de Il Gigante, che vorrebbe insediare nell’area verde sotto il cavalcavia del centro commerciale un grande centro di logistica e produzione alimentare.
Il progetto è in caldo da anni, ma negli ultimi tempi pare abbia subito una nuova spinta, complice anche il cambio di amministrazione nel Comune di Villasanta. L’area interessata, è noto, è a cavallo tra i territori di Arcore e Villasanta, sulla destra, percorrendo verso Lesmo il cavalcavia della Sp 45.
Il suolo arcorese è già pronto (nella foto), convertito da agricolo a industriale sotto la giunta Nava. Quello villasantese invece è stato vincolato dalla giunta Merlo, decaduta lo scorso anno, che lo ha voluto preservare da qualunque tipo di insediamento. Oggi il quadro potrebbe anche essere cambiato, perché la giunta di Luca Ornago non ha mai indicato come strategico quel verde incastrato tra le aree industriali, l’intreccio viario e l’ecomostro di Villasanta. In programma, sia Colombo che Ornago non smentiscono, ci sarebbe un incontro tra le due amministrazioni in cui i villasantesi dovrebbero illustrare le proprie posizioni rispetto all’idea di cambiare la destinazione dell’area per consentire l’insediamento.
Ornago spiega che «non abbiamo ancora formulato alcuna proposta, il confronto interno è ancora da avviare, confermo però che un’apertura da parte nostra c’è a prendere in considerazione le possibili vie». Sulla questione dovrebbero esprimersi anche Provincia e Regione, considerato che la porzione villasantese (77mila metri quadri) è stata vincolata con il Pgt precedente, ma è comprensibile che la riflessione sia in corso. Se l’opera venisse realizzata solo sul suolo arcorese, a Villasanta toccherebbero solo ricadute negative (l’edificio a ridosso del confine) senza alcun beneficio. Contrariamente, il comune incamererebbe oneri, tasse e plausibilmente posti di lavoro per i propri cittadini. Il progetto infatti potrebbe portare circa 300 nuovi posizioni (le cifre sono però ipotetiche) tra logistica e produzione dei prodotti a marchio Gigante. Questo secondo settore consentirebbe a Rialto di accentrare diversi centri oggi disseminati nel nord Italia. Il prezzo Arcore l’ha già pagato quando ha rinunciato alla destinazione agricola del suo terreno, per Villasanta è ancora sul piatto. Se la maggioranza di Ornago si orientasse per il sì, potrebbe essere una procedura Suap la via da percorrere, ovvero una deroga ad hoc al Pgt.
L’unica cosa certa oggi è un interesse alto da parte di entrambi gli enti pubblici confermato da incontri con il privato.