L’hanno arrestato all’aeroporto di Barcellona. Sul suo capo pendeva un mandato di cattura europeo emesso dalla Procura di Monza perché doveva scontare 9 mesi per evasione. Dovrà anche rispondere di violenza nei confronti di due agenti monzesi (prognosi di 10 giorni) oltre che di detenzione di stupefacenti e arnesi da scasso.
Lui è Eriol Bode, un albanese di 29 anni, finito in carcere lo scorso 4 gennaio.
Ad agosto i poliziotti avevano arrestato la sua fidanzata, una prostituta albanese di 31 anni, G.O, trovata su viale delle Industrie, a Monza, dove attendeva clienti, in possesso di un permesso di soggiorno falsificato. Dopo pochi giorni era tornata libera e gli agenti del commissariato le si erano messi alle calcagna per rintracciare e arrestare il fidanzato. È accaduto qualche giorno dopo sotto casa della coppia, a Sesto San Giovanni: gli agenti hanno cercato di bloccare il 29enne che ha reagito con calci e pugni, aiutato anche dalla fidanzata. I poliziotti, pur feriti, sono riusciti a strappargli una scarpa e i pantaloncini che indossava, tanto che l’albanese è fuggito in mutande abbandonando anche un borsone che aveva appresso.
Dentro gli agenti hanno trovato arnesi da scasso, un etto di hashish, un bilancino di precisione e addirittura un kit usato dalla scientifica per rilevare le impronte, forse un’accortezza per verificare di non averne lasciate dopo i colpi. La donna è stata arrestata immediatamente per resistenza e favoreggiamento. Lui cinque mesi dopo, in Spagna.