Equitalia, ipotesi di corruzione Perquisizioni (non a Monza)

Non c’è Monza (e neppure la Brianza) nell’elenco delle 29 sedi di Equitalia perquisite giovedì mattina dai militari del Nucleo tributario della guardia di finanza che indagano per conto della procura di Roma su eventuali ipotesi di corruzione. I blitz delle fiamme gialle sono avvenuti sin dal primo mattino in tutta Italia. Cinque persone coinvolte.

Non c’è Monza (e neppure la Brianza) nell’elenco delle 29 sedi di Equitalia perquisite giovedì mattina dai militari del Nucleo tributario della guardia di finanza che indagano per conto della procura di Roma su ipotesi di corruzione. I blitz delle fiamme gialle sono avvenuti sin dal primo mattino a a Genova, Venezia, Latina, Roma, Napoli e Caserta, Tivoli. Coinvolti cinque tra funzionari di Equitalia e imprenditori e professionisti (tutti finiti nel registro degli indagati): i funzionari avrebbero aiutato imprenditori e professionisti indebitati con il Fisco o con l’Inps accogliendo, pur in mancanza di requisiti, le istanze di rateizzazione delle cartelle esattoriali. Avrebbero anche interferito nelle procedure di versamento dei contributi previdenziali. Dal canto suo Equitalia, in un comunicato, annuncia che sta già collaborando con gli inquirenti affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità. «A tal fine – si legge – rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative contro le eventuali responsabilità che emergeranno a carico dei dipendenti, a tutela della funzione pubblica dell’agente della riscossione e della propria immagine».