La tradizione, la fede, la riscoperta delle proprie radici e l’impegno a rileggere la storia proiettandola nell’attualità: c’è tutto questo nelle celebrazioni che la comunità pastorale Epifania del Signore di Brugherio organizza per venerare le reliquie dei Re Magi custodite nella chiesa di San Bartolomeo. Il momento centrale rimane la messa vigiliare delle 18: lunedì 5 la funzione sarà presieduta da monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del consiglio dei nove cardinali che supportano il papa nel governo della Chiesa. Al termine della funzione i fedeli potranno baciare gli “Umitt”, ovvero il reliquiario che protegge alcuni frammenti ossei delle falangi dei Magi. Martedì 6 i riti si sposteranno nelle strade che saranno percorse dai Tre Re e dai loro seguiti: i saggi partiranno con i doni per il Bambin Gesù dalla chiesa monzese di Sant’Albino oltre che da quelle brugheresi di San Carlo e San Paolo e si incontreranno per formare un’unica processione attorno alle 15.45 in via De Gasperi. Da lì si dirigeranno in San Bartolomeo dove, dopo una riflessione e un momento di preghiera, sarà possibile baciare le reliquie che secondo la tradizione sono state donate da Sant’Ambrogio alla sorella Marcellina, monaca nel convento che sorgeva nella campagna brugherese, trasformato nel corso dei secoli nella cascina Sant’Ambrogio. Lì sono state ritrovate nel 1592 durante la visita pastorale dell’arciprete di Monza Camillo Aulario e il loro culto, caduto in disuso, si è diffuso per tutto il circondario tanto che nel 1613 il cardinal Federico Borromeo ha ordinato che fossero traslate in San Bartolomeo. Risale a quell’epoca il reliquiario d’argento che ritrae i tre “Umitt” e le protegge tuttora.
Martedì, alle 17.30 dopo la venerazione, in piazza Roma è in programma un concerto della banda San Damiano Sant’Albino che il pubblico potrà ascoltare gustando i dolci offerti dall’Unitalsi. Seguirà, alle 18.30 in aula consiliare, un’apericena etnica inframezzata da racconti e testimonianze dedicate alla pace e alla solidarietà proposta dalla Caritas, dagli Amici del mondo e da Andes. L’attenzione a chi arriva da lontano e alle culture diverse riattualizza lo spirito dei Magi che si sono messi in cammino guidati dalla stella alla ricerca della verità e del Salvatore.