Elezioni a Seregno: in mille con Mazza per Berlusconi, ma lui non arriva

Erano in più di mille ad attenderlo, ma lui non si è visto. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha disertato la convention promossa dal suo movimento e dalla lista civica La Nuova Seregno a sostegno della candidatura a sindaco di Seregno di Edoardo Mazza.
Seregno, Edoardo Mazza, al microfono, con i candidati consiglieri che lo sostengono: tutti aspettavano Berlusconi, ma lui non s’è visto
Seregno, Edoardo Mazza, al microfono, con i candidati consiglieri che lo sostengono: tutti aspettavano Berlusconi, ma lui non s’è visto Paolo Colzani

Erano in più di mille ad attenderlo, ma lui non si è visto. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha disertato la convention promossa dal suo movimento e dalla lista civica La Nuova Seregno a sostegno della candidatura a sindaco di Seregno di Edoardo Mazza, appoggiato da una coalizione di centrodestra, che lunedì 25 maggio è stata ospitata dal PalaSomaschini di via alla Porada.
Il numero uno azzurro, che era impegnato per la campagna elettorale in Umbria, non è infatti rientrato in Brianza a causa del maltempo. Inevitabile è stata la delusione dei presenti, che non hanno visto esaudito nemmeno il desiderio di un collegamento telefonico.

«Il presidente ha ricevuto le fotografie della serata -ha spiegato il presentatore Fabrizio Ferrari- e si complimenta con tutti. Verrà a trovare Mazza dopo la sua elezione a sindaco».

L’appuntamento è stato aperto dall’intervento del primo cittadino leghista uscente Giacinto Mariani, che ha ricordato le difficoltà di questi anni: «La mia compagna ed io siamo stati vittime di attacchi personali. Non passava settimana senza che i giornalisti mi chiamassero per chiedermi se avessi ricevuto un avviso di garanzia, per fatti legati all’attività comunale. Questo non è mai avvenuto, però. Si è cercato di tagliare la testa dell’amministrazione, per farla cadere».

Differente l’approccio di Mazza, che ha illustrato a grandi linee il suo programma: «Nell’urbanistica, va trovato il giusto equilibrio tra l’interesse privato e quello pubblico. Il privato non può essere solo munto ed è impensabile che si arrivi ad una riqualificazione delle aree produttive dismesse senza che abbia un suo giusto tornaconto». Ed ancora: «Un’altra priorità sarà il lavoro. Ho una bambina di un anno e mezzo e tremo al pensiero che, tra vent’anni, possa essere costretta ad andare all’estero per trovare un’occupazione. L’estero deve essere un’opportunità, non un obbligo».

Gli altri interventi hanno visto protagonisti Fabrizio Sala, Andrea Mandelli e Mario Mantovani, tutti esponenti di Forza Italia, che hanno sottolineato come Seregno sia l’occasione per iniziare il riscatto del movimento in Brianza.