Lunedì 11 maggio, in sala Gandini, secondo faccia a faccia tra i candidati alla carica di sindaco di Seregno nelle amministrative di fine mese. Ad accettare l’invito del bisettimanale “Il Cittadino”, promotore della serata, sono stati Pietro Amati di Ripartiamo! e Per Seregno civica, Mauro Antonio Di Mauro di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Franco Di Raimondo del Movimento Italia Sociale, Francesco Formenti di Indipendenza, Tiziano Mariani di Noi per Seregno ed Area Popolare, Edoardo Mazza di Forza Italia, Lega Nord, La Nuova Seregno ed Amare Seregno, Giusy Minotti di Per un’altra Seregno a sinistra, Mario Nava del Movimento 5 Stelle e William Viganò del Partito democratico. I soli forfait, per loro scelta, sono stati quelli di Michele Calabria di Forza Nuova e Paolo Perego di Seregn l’è mia.
Tanti sono stati i temi affrontati nel dibattito, che è stato moderato dal direttore Martino Cervo.
Attenzione è stata dedicata al recupero delle aree dismesse, in particolare di quelle dell’ex Carburatori Dell’Orto di via San Rocco e dell’ex clinica Santa Maria di via Settembrini. Nel primo caso, un po’ tutti hanno ventilato una riqualificazione non esclusivamente a fini residenziali, con Tiziano Mariani che ha proposto un concorso europeo, ipotesi bocciata da Francesco Formenti, che ha ricordato come lo stesso strumento non abbia garantito i frutti sperati per la piazza Risorgimento.
Nel secondo, aperture ha registrato la proposta di Giuliano Carion, attivista di Noi per Seregno, di una riconversione a residenza socio-assistenziale pubblica, pur se Edoardo Mazza ha sottolineato le difficoltà di rapporti con l’Inps, proprietaria del fatiscente immobile. La lente d’ingrandimento è stata poi posata anche sul quartiere di Sant’Ambrogio, a rischio di isolamento dal centro storico a causa di interventi come la metrotramvia Milano-Desio-Seregno ed il potenziamento delle tratte ferroviarie: tutti hanno garantito l’impegno per evitare che l’agglomerato urbano scada a ghetto.
Inoltre, Edoardo Mazza del centrodestra e William Viganò del Partito democratico e di W Seregno hanno duellato sul governo Renzi: l’assessore uscente ha evidenziato i tagli ai trasferimenti centrali subiti dal Comune di Seregno, il candidato del centrosinistra ha rammentato come l’esecutivo abbia sbloccato oltre 1 milione di euro per l’edilizia scolastica, che ancora non è stato speso. Riguardo i possibili apparentamenti dopo il primo turno, Mauro Antonio Di Mauro si è detto convinto di poter approdare al ballottaggio, Pietro Amati ha escluso alleanze con il centrodestra, per la distanza che lo separa dal sindaco in carica Giacinto Mariani, capolista della Lega Nord, Giusy Minotti ha manifestato disponibilità nel rispetto delle regole, mentre Mario Nava ha bocciato qualsiasi sinergia con altri partiti. Dal canto suo, un po’ controcorrente, Franco Di Raimondo si è augurato cinque anni di sana opposizione, sottolineando come nell’ultima legislatura anche chi era in minoranza non abbia fatto quanto avrebbe dovuto fare per la città.
Il terzo faccia a faccia è in programma lunedì 18 maggio, alle 21, al teatro di Sant’Ambrogio di viale Edison.