Elezioni a Monza, scontro elettrico tra Pontani e Arena

Scambio di accuse sui social tra l'assessore leghista Arena e la consigliera di Italia Viva Pontani: tema, taser e armi elettriche.
Taser alla polizia locale, l’assessore Arena: «Spero che a Monza saremo i primi in Italia»
Taser alla polizia locale

Campagna elettorale elettrica tra la consigliera comunale uscente e candidata per Italia Viva, Francesca Pontani, e l’assessore della Lega Federico Arena. Ad alzare l’interruttore, la candidata, che su Facebook ha commentato la sentenza della corte costituzionale che giudica incostituzionale la stun gun introdotta dalla Lombardia per le forze di polizia locale, un dissuasore di stordimento a contatto. Il nodo: le armi e la legislazione sulle armi è di competenza dello Stato, non delle Regioni.

Scontro elettrico: le parole di Pontani e di Arena

L’assessore alla sicurezza lombardo, Riccardo De Corato, ha risposto che la strada procede però per i taser, in sperimentazione per esempio a Monza. Pontani ha commentato sul social network “Arena non ne azzecca una… mandiamolo a giocare con i suoi cagnolini“, riferendosi ai cani antidroga della polizia locale monzese. La risposta di Arena in un altro post su Facebook parlando dei toni di Pontani come “poco rispettosi, in particolare nei confronti miei e anche delle nostre unità cinofile (cosa c’entrano?boh!)“. Poi l’assessore uscente ricapitola la sentenza della corte e specifica che i taser sono differenti, “il percorso che abbiamo intrapreso e che stiamo perseguendo senza alcun intoppo: limitarsi a leggere i titoli di giornale senza approfondire è molto semplice, leggere le sentenze e studiare i provvedimenti invece costa fatica, per loro la sicurezza non è una cosa seria!”.

Scontro elettrico: lo scambio d’accuse

Pontani ha poi modificato il post: “Molte amministrazioni hanno scelto di tutelare operatori e cittadini con strumentazioni e mezzi totalmente diversi, scegliendo di non percorrere strade ad oggi ancora abbastanza tortuose. Dal nostro punto di vista, l’obiettivo esclusivamente repressivo e poco preventivo dell’assessore alla sicurezza attualmente in carica“. Per Arena, invece, “il 12 giugno bisognerà scegliere tra la serietà e la competenza di chi, con fatica e impegno porta avanti i progetti per la città oppure se affidarsi all’arroganza e supponenza della sinistra che prova sempre a dare lezioni a tutti, ma, alla fine, scivola e svela tutta la sua incompetenza e incapacità”.