Elezioni a Monza, Piffer querela per i manifesti coperti

Il candidato sindaco di CIvicamente Paolo Piffer fa querela per diffamazione dove avere scoperto i manifesti elettorali con una falsa scritta.
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La falsa scritta “affissione abusiva” sui manifesti di Paolo Piffer

Si infiamma a Monza il clima della campagna elettorale e scattano le querele: Paolo Piffer, candidato sindaco di Civicamente, ne ha presentata una contro ignoti per diffamazione dopo la comparsa di fogli bianchi con la scritta “affissione abusiva” su alcuni suoi manifesti attaccati negli spazi assegnati dal Comune a San Rocco. Pochi giorni fa in altre zone della città sono stati oscurati in modo simile i poster di Alberto Mariani del Grande Nord.

Piffer e i manifesti: denuncia per diffamazione

Passino la barba e i baffi disegnati con lo spray, passi qualche insulto, commenta Piffer, ma non certe «accuse»: «Chi fa politica – afferma – è purtroppo abituato a subire dispetti vari sui propri manifesti elettorali. Sono tutte cose antipatiche ma sopportabili, quando però si supera il limite, allora bisogna prendere provvedimenti. Qualcuno è uscito di casa apposta per mettere sulla mia faccia un foglio con la scritta “affissione abusiva”: naturalmente i cartelloni sono assolutamente regolari, come accertato dalla Polizia locale. Ho sporto immediatamente querela per diffamazione contro ignoti per tutelare Civicamente e me». 

«Non ci piace – aggiunge l’aspirante primo cittadino – fare le vittime o accusare gli altri partiti di istigazione all’odio, chi ha commesso questo reato spero verrà presto identificato e nel caso risponderà personalmente delle sue azioni. Per noi la legalità è un valore importante».