È raggiante Paolo Pilotto mentre viene trascinato dalla sua onda arancione in municipio per le prime parole da sindaco di Monza. Se al primo turno delle amministrative si era presentato in moticicletta, il professor Pilotto – docente di religione al liceo Zucchi – si è goduto l’abbraccio dei sostenitori.
Elezioni a Monza: «Abbiamo continuato a parlare con le persone»
«Due chiavi – ha detto commentando a caldo il risultato e prima di portare il suo saluto al sindaco uscente Dario Allevi, sconfitto anche dalla “maledizione del doppio mandato” che incombe su Monza – le proposte, tante, e il rapporto sorridente con la città e la Brianza. La semina delle idee ha dato il suo ritorno. Ho avuto la fortuna di lavorare con una coalizione di 250 persone con cui è stato condiviso tutto. I monzesi ci hanno pesato e attenzione: dico ci perché abbiamo lavorato tutti insieme. Manifesto, primarie, programma, campagna elettorale, apparentamento. Tutto insieme e questo aumentava la serenità del gruppo. Dopo il ballottaggio ci siamo resi conto che la richiesta della città era presente e abbiamo continuato a parlare con le persone. Serve però l’umiltà di capire perché una quota sempre maggiore di cittadini ha scelto di non partecipare al voto».
