Raddoppio delle sale e nuovo nome: le festività natalizie hanno portato un sacco di sorprese per la struttura di via Baracca che d’ora in poi si chiamerà “Nuovo Cinema Sovico”, facendo il verso al notissimo film di Giuseppe Tornatore. E da metà gennaio riparte il Cinessai. Ha aperto venerdì 23 dicembre, la “sala 22”, quella più piccola e sorta a coronamento di un progetto di espansione voluto dai responsabili che negli anni hanno investito molto sulla modernizzazione e la tecnologia.
“Nuovo Cinema Sovico”, si è aggiunta anche la sala 22
Una sala che va ad aggiungersi a quella storica la “54” e che consente quattro visioni: sino alla sera di domenica 8 gennaio gli spettatori possono godersi “Il Grande Giorno” del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo (che ha battezzato la “sala 22”) oltre a “Il gatto con gli stivali 2”, “Avatar la via dell’acqua” e “Le otto montagne”. Per il cinema di Sovico un raddoppio di sale che è un progetto inseguito da sempre. “E’ un sogno che si realizza– conferma il responsabile Enrico Redaelli– abbiamo sfruttato tutte le strade dei finanziamenti regionali e statali per poter avviare i lavori di ampliamento. E posso annunciare che anche la storica sala “54” al piano terra subirà, dalla primavera, un restyling. Le due sale hanno vocazioni diverse- spiega- quella più grande ha un’anima più commerciale e verranno proiettate visioni per le famiglie; la nuova “sala 22”, al piano superiore, invece, essendo più piccola ospiterà una programmazione più di nicchia. A breve, riprendiamo lì gli appuntamenti col cinessai”.
“Nuovo Cinema Sovico”, il responsabile: “Speriamo di tornare ai numeri del passato”
Il via, martedì 10 e mercoledì 11 gennaio, alle 21.15, con “Il signore delle formiche” con Elio Germano e Luigi Lo Cascio. Si proseguirà il 17 e 18 con “Dante”, 24 e 25 gennaio sarà la volta di “Colobri’” e si concluderà il 31 gennaio e 1 febbraio con “L’ombra di Caravaggio”. Il cinessai proseguirà poi con altre visioni sino a maggio. Novità in sala e nuova linfa per il percorso del “Nuovo Cinema Sovico”che col 2023 si augura di intrattenere i suoi spettatori e di dare un impulso di ripresa al grande schermo. “Col raddoppio delle sala ci auguriamo di poter recuperare i numeri del passato– spiega Redaelli- le abitudini delle persone si sono forse modificate negli ultimi due anni, causa pandemia, ma la magia del grande schermo credo rimanga sempre una forte attrattiva”.
“Nuovo Cinema Sovico”, la sala nata nel 1954 per volere di don Cazzaniga
Come lo era all’apertura, quando negli anni cinquanta, per volere di don Ettore Cazzaniga, in via Baracca, viene costruito un nuovo edificio esclusivamente per ospitare una sala cinematografica, forse la prima tra i paesi limitrofi. Uno spazio aperto a tutti. Uno strumento di promozione culturale. E’ il 1954, il primo passo.