Un pomeriggio di festa per salutare la donazione di due opere lignee dell’artista desiano Gigi Renga alla Biblioteca civica cittadina. La data da segnare in agenda è domenica 27 giugno. Un momento artistico e musicale per omaggiare un artista locale. Renga, scomparso il 19 dicembre 2019, aveva manifestato la volontà di donare due dei suoi tanti lavori alla biblioteca per poter fare conoscere ai suoi concittadini, soprattutto a quelli più giovani, la sua produzione e per lasciare un suo perenne ricordo in quel luogo di cui era un utente assiduo ed affezionato.
La situazione sanitaria ha fatto ritardare la data della donazione e le autorità, di comune accordo con la vedova dell’artista, Elisabetta Urso, hanno deciso di attendere l’allentamento delle restrizioni e la possibilità di poter organizzare una cerimonia di inaugurazione dello spazio predisposto ad ospitare le sculture in una sala della Biblioteca.
Alle 17 è prevista una presentazione delle opere e una successiva visita ad esse. Nel cortile della biblioteca sono ammesse fino a settanta persone che poi verranno accompagnate a due a due all’interno da alcuni addetti. Alle 17.30 la Banda Larga Befolk eseguirà un concerto per ricordare l’artista.
“Le due opere – ha sottolineato l’assessore alla cultura Cristina Redi – hanno per noi un valore non solo artistico, ma anche umano. Gigi Renga amava la sua Biblioteca e i giovani che qui incontrava. Siamo felici e sicuri quindi, di aver interpretato il pensiero dell’artista, facendo in modo che le due opere donate all’amministrazione comunale fossero collocate proprio qui, in spazi accessibili e che potessero essere ammirate da tutti. Le opere di Gigi Renga, oltre ad essere un prezioso dono che andrà ad arricchire il patrimonio della nostra città, sono anche un messaggio forte, una nuova e diversa modalità di avvicinare, di coinvolgere e di lasciare che i giovani si appassionino all’arte e al bello nel luogo di cultura per eccellenza qual è la Biblioteca Civica. A Gigi e alla signora Elisabetta Urso va il nostro grazie più sentito”.