La sua garanza era l’utilizzo di “marijuana legale” per motivi professionali, ma la sua casa a Monza era anche una base per lo spaccio con 2 chili di marijuana nascosti. Mercoledì 5 agosto la Polizia di Stato di Milano ha arrestato un uomo di 44 anni per detenzione e spaccio di stupefacenti e l’hanno indagato in stato di libertà per omessa consegna di armi.
I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Villa San Giovanni sono arrivati a lui monitorando il fenomeno dello spaccio di droga sul territorio tra Monza e l’hinterland milanese. L’attività investigativa ha fatto emergere come il 44enne, incensurato e di professione fotografo, forte del fatto di utilizzare “marijuana legale” per motivi professionali, detenesse e spacciasse droga pensando di avere una copertura che lo mettesse al riparo da eventuali controlli.
Dopo servizi di osservazione nei giorni precedenti, gli agenti hanno perquisito la villa: l’uomo aveva dichiarato di non detenere in casa droga o armi e i poliziotti per primi hanno trovato 22 grammi di marijuana legale, come dichiarato dal proprietario dell’abitazione. Poi hanno esteso i controlli, con l’aiuto di due unità cinofile della Questura, al giardino e alle varie pertinenze della proprietà, tra cui un casolare.
Lì c’erano un bilancino di precisione e, nascosti dentro una scarpa, 1.870 euro mentre nel soggiorno hanno trovato 30 cartucce da fucile calibro 20. Il fiuto dei cani poliziotto poi ha annusato, all’interno di un sacchetto di nylon dentro il casolare, 1.800 grammi di marijuana, in questo caso non legale, e altre 5 cartucce calibro 12. L’uomo è stato, quindi, arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti e indagato in stato di libertà per omessa consegna di armi.