Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, il 2025 nella relazione Dcsa

La relazione 2025 della Dcsa (Direzione Centrale Servizi Antidroga) “firmata” dal generale Giuseppe Spina, per diversi anni a capo dei carabinieri di Monza.
La cocaina sequestrata a Lentate sul Seveso
La cocaina sequestrata a Lentate sul Seveso Polizia di Stato

Dalla suffragata “centralità della criminalità organizzata” nel trafficare, alla “vulnerabilità dei porti” fino alle nuove frontiere del trasferimento dei proventi con “metodi di compensazione informale delle partite di denaro”. Sono tre degli aspetti chiave quando di parla di stupefacenti leggendo l’ultima relazione 2025 della Dcsa (Direzione Centrale Servizi Antidroga) “firmata” dal Generale di Divisione dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Spina, direttore dallo scorso giugno e con un trascorso monzese al vertice del Gruppo Carabinieri, dal 2006 al 2013.

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita con i cannabinoidi, lo spaccio al minuto viaggia in rete

La relazione traccia l’andamento in Italia (e non solo) di un business criminale (e una piaga sociale) che muove miliardi di euro. E se per il commercio su larga scala avviene soprattutto in criptovalute, lo spaccio al minuto viaggia molto anche in rete, con la vendita online. Quanto alla droghe preferite l’Italia e Monza e la Brianza restano legate alla tradizione, non amano molto sperimentare: la cocaina e i cannabinoidi sono in testa alle preferenze dei (tanti) consumatori.

Nelle strategie per il contrasto al traffico di stupefacenti, come spiega il direttore Spina, l’unione fa la forza visto che passano soprattutto attraverso la cooperazione internazionale. Fondamentale è poi il ruolo rivestito dagli “esperti per la sicurezza” e non da meno la formazione costante del personale delle forze dell’ordine in campo.

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, come lavorano le organizzazioni internazionali

La cocaina è anche lo stupefacente che rappresenta il principale interesse della criminalità organizzatacon una offerta sempre più alta”. Le organizzazioni – italiane e straniere – si avvalgono di chimici esperti per occultarla in altri materiali come tessuti, legnami e cartone così da poterla importare dai luoghi di produzione senza il pericolo di sequestri.

Una volta in Europa esistono dei “siti di trasformazione” per estrarre lo stupefacente da immettere poi nelle piazze di spaccio. Inutile dire che l’ndrangheta sia l’organizzazione al vertice dei traffici che ha contatti diretti con i “cartelli” sudamericani “per saltare livelli intermedi e abbattere i costi”.

La tendenza del consumo vede anche emergere la cosiddetta “coca crack” e poi le sintetiche. Ma anche l’abuso di medicinali con principio attivo stupefacente. Belgio, Olanda e Spagna sono le nazioni europee di maggior approdo e dove vengono effettuati più sequestri di stupefacenti, anche se in calo in quanto, si legge nella relazione “le misure di contrasto funzionano meno”. Questo grazie appunto soprattutto alla cocaina liquefatta che consente di “eludere i controlli con gli scanner”, ma anche con il cosiddetto “occultamento” operato attraverso modifiche chimiche della droga per renderla invisibile a eventuali controlli e quindi, una volta al sicuro, “riportata alla luce”.

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, il laboratorio di Lentate sul Seveso

Dei quattro laboratori per manipolare la cocaina scoperti nel 2024 in Italia, a sua volta, data la sua posizione, una delle principali destinazioni e rotta di transito della cocaina per l’Europa, uno si trovava a Lentate sul Seveso, in una anonima abitazione privata dove, a luglio, fece irruzione personale della Polizia di Stato della Questura di Milano. All’interno tre cittadini albanesi e 700 grammi di cocaina oltre a varie sostanze da taglio (caffeina, fenacetina, acido borico e paracetamolo), presse idrauliche, mascherine, forni a microonde, ventilatori elettrici, macchinari per essiccazione, bacinelle, bilancini e 20 litri di acetone.

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, le spedizioni ai consumatori

In Italia è anche sempre più diffuso l’utilizzo di benzodiazepine e di cannabis, che ha tra l’altro il principio attivo (thc) più elevato mai registrato dal 2022. Droghe quindi tutt’altro che “leggere” che raggiungono sempre più spesso le abitazioni dei consumatori attraverso normali spedizioni.

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, nel 2024 sequestro di oltre una tonnellata in Lombardia

Nel 2024 le forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 11 tonnellate solo di cocaina (quasi 18 nel 2023) con 10mila persone arrestate in 9.500 operazioni, oltre una tonnellata nella sola Lombardia (700 chili nel 2023). La stragrande maggioranza dei sequestri (65%) è avvenuta nei porti marittimi, in particolare in quello di Gioia Tauro. Soprattutto a Malpensa invece tra gli aeroporti (44%), seguito da Fiumicino, al valico del Frejus (90%) parlando di “frontiera terrestre”.
Sempre in Italia sequestrati poi 350 chili di eroina, 93 in Lombardia contro i 33 dell’anno precedente e oltre 150mila piante di cannabis (circa 6mila in Lombardia). Poi c’è un +418% parlando di droghe sintetiche: requisite oltre 100mila dosi (oltre 4.400, pari al +910% in Lombardia). In regione sono stati effettuate 3.916 operazioni antidroga, in gran parte per il contrasto del traffico e spaccio di cocaina e hashish con più di 4.700 persone segnalate. E di droga si continua ovviamente anche a morire: sono stati 231 (+1,76%) i decessi per overdose rilevati dalle forze di polizia nel 2024 in Italia, soprattutto over 40, in gran parte uomini (191) ma le donne hanno registrato il maggiore picco di incremento (+11,11% rispetto al 2023). Tredici le persone decedute per droga in Lombardia (-38%).

Droga: in Brianza la cocaina è sempre la preferita, i numeri della provincia

A Monza e in Brianza nel 2024 sono state eseguite 139 operazioni antidroga che hanno inciso per il 3,55% sul totale regionale (superata da Como, Brescia, Bergamo e Milano). Due i decessi per overdose in provincia. Tra i sequestri spiccano in particolare 3.122 dosi di droghe sintetiche (sui 4.444 totali della regione) e poi oltre 300 chili di cocaina e altrettanti di hashish. Sono state 173 le persone indagate per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, 110 delle quali straniere (soprattutto di origine marocchina), 7 minorenni

L'autore

Classe 1971, faccio il giornalista dal secolo scorso, da fresco universitario. Sempre fedele al Cittadino, sono stato prima collaboratore locale, poi, da assunto, praticante e infine professionista, dal 2008. Le mie passioni? La cronaca nera e le storie (belle) delle persone. Ma anche lo sport, il rosso (Ferrari e Ducati), il verde dei campi da calcio e l’arancione di quelli da tennis (e del pallone da basket). E poi le serie tv, i libri di Simenon e una pedalata al parco, di Monza naturalmente.