Sarebbero stati almeno 1.500 i clienti degli spacciatori che vendevano droga h24 nei boschi della Brianza lecchese, a ridosso della Strada Statale 36, al confine con la provincia di Monza e Brianza dalla quale, di sicuro, giungevano numerosi acquirenti. La squadra mobile della polizia di Lecco martedì ha individuato e smantellato un gruppo composto da nove persone, tutte di origine marocchina, irregolari e senza fissa dimora, che gestivano la attività di spaccio di hashish, cocaina ed eroina nei boschi di Costa Masnaga, Nibionno, Castello Brianza, Molteno e Garbagnate Monastero.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il gruppo era diviso in batterie di almeno tre persone per garantire da un lato un presidio costante e dall’altro suddividersi le operazioni di taglio e confezionamento, “prenotazioni” telefoniche dei clienti, cessione e vigilanza (armati di machete). C’era anche un “ autista” che accompagnava i pusher nei boschi.
Per quattro – trovati fra le province di Monza Brianza, Milano e la Brianza lecchese – è scattato l’arresto con la custodia cautelare in carcere mentre gli altri cinque sono ancora ricercati. Un altro coinvolto, anche lui marocchino, 29 anni, ritenuto un fiancheggiatore del gruppo, è stato arrestato a Cesano Maderno mentre per altri due fiancheggiatori, entrambi irregolari, è stata avviata la procedura di espulsione. Al blitz di martedì, hanno collaborato una cinquanta di uomini fra Questura, reparto prevenzione crimini Lombardia e unità cinofile.
Recuperati complessivamente 70 grammi di cocaina, 30 di eroina e altrettanti di hashish in dosi pronte ala vendita, bilancini di precisione, cellulari e un machete. Le indagini hanno portato a identificare 1.500 clienti e a documentare almeno 14mila cessioni di droga per un giro d’affari di almeno mezzo milione di euro.