Non più solo i cani avvelenati con i bocconi. La nuova vittima nei campi che corrono intorno a Renate, al confine con la provincia di Lecco, è una giovane volpe finita preda di un laccio illegale. L’esemplare è stato raccolto privo di vita domenica mattina dalle guardie venatorie volontarie dell’Arcicaccia e della Lega Abolizione Caccia.
Il ritrovamento in località Prati Magri, a poche centinaia di metri dalla zona dei Cariggi già sotto i riflettori la scorsa settimana dopo il sospetto avvelenamento di un cane di razza dobermann. I due eventi, apparentemente scollegati, potrebbero in realtà essere opera di un’unica mano.
«Non abbiamo prove al riguardo, ma sia il veleno sia i lacci sono strumenti usati per eliminare le volpi dal territorio e sono proibiti dalla legge – ha spiegato una delle guardie – Questi sono animali che infastidiscono alcuni perché cacciano fagiani e lepri». Proprio lo scorso lunedì in tutta la provincia di Monza sono stati liberati per ripopolamento oltre 800 esemplari di lepri, molti di questi proprio a Renate.
Il consiglio degli esperti è di tenere al guinzaglio i cani durante le passeggiate, usare la museruola e prestare molta attenzione quando si sceglie di farli correre liberi. Il ritrovamento della volpe è stato regolarmente denunciato alla Provincia che è competente in materia.