Baby gangster davanti al gup: 12 rapine in un mese tutte ai danni di giovani e giovanissimi. Giovedì scorso il ragazzo, che oggi di anni ne ha appena compiuti 19, ha tentato di patteggiare una pena a due anni e due mesi per l’unico colpo messo a segno a Varese nel marzo di quest’anno: con un complice, minorenne all’epoca dei fatti, aveva aggredito uno studente universitario strappandogli lo zaino contenente cellulare e pochi spiccioli.
Dopo l’arresto in flagranza era finito ai domiciliari: e mentre era “detenuto” è evaso per compiere altre otto rapine nella zona di Monza. Il baby rapinatore seriale vive a Desio: quella varesina sarebbe stata la sua unica e ultima trasferta varesina. Tutti i colpi sono stati messi a segno dal 21 febbraio al 29 marzo di quest’anno. Tutti con lo stesso modus operandi e lo stesso obiettivo: i telefoni cellulari per i quali forse il baby gangster aveva un bel mercato di smercio. Nel mirino sempre la stessa tipologia di vittime: giovani, spesso minorenni, aggrediti e minacciati con un coltellino strattonati e depredati soprattutto del telefonino. Il pubblico ministero Sabrina Ditaranto si è battuta in aula sottolineando soprattutto come da arrestato il ragazzo abbia continuato a delinquere: il gup ha rigettato il patteggiamento. Il ragazzo affronterà il processo con rito abbreviato.