Difende ragazza, pestato a sangue Quattro arrestati, uno di Villasanta

C’è anche un villasantese trai quattro presunti aggressori di un 33enne pestato a sangue per aver cercato di difendere le propria fidanzata in uno dei locali simbolo della movida milanese. Si tratta di un 28enne, Francesco P., di origini calabresi, finito in carcere con accuse di lesioni gravissime e violenza sessuale.

C’è anche un villasantese trai quattro presunti aggressori di un 33enne pestato a sangue per aver cercato di difendere le propria fidanzata in uno dei locali simbolo della movida milanese. Si tratta di un 28enne, Francesco P., di origini calabresi, finito in carcere con accuse di lesioni gravissime e violenza sessuale. Sarebbe infatti stato proprio lui a palpeggiare la fidanzata dell’uomo aggredito provocandone la reazione e la brutale aggressione di 6 o 7 persone tra i quali appunto Francesco P.. Il fatto risale al 26 maggio scorso alla discoteca Tocqueville, nel centro di Milano: intervenuto per difendere la propria ragazza, la vittima, circondato da 6-7 persone, era stato colpito, nonostante avesse le mani alzate in segno di resa. Dopo i primi due pugni al volto, la vittima ha perso conoscenza, dopo è stata colpita alla testa con calci e un secchiello del ghiaccio, riportando lo sfondamento della calotta cranica e una prognosi di 170 giorni. L’uomo ha già dovuto affrontare due interventi chirurgici, e sarà sottoposto ad un terzo. Inizialmente non ricordava nulla, poi ha messo assieme alcuni particolari che sono stati riscontrati dai filmati delle telecamere di sorveglianza. Giovedì sono scattate le manette ai polsi di quattro degli aggressori, tutti calabresi e parenti fra loro: oltre al brianzolo, Giuseppe C., 38 anni, di Sesto San Giovanni e i fratelli Gabriele e Giuseppe B., rispettivamente di 23 e 28, abitanti a Cinisello Balsamo.