Desio, riapre la Posta di via Galli Ma display e macchinette sono out

«Cosa è cambiato?». Primo giorno di apertura della posta di via Galli. Giovedì pomeriggio. Coda agli sportelli. Macchinetta che eroga i biglietti guasta. Display che non funziona. Utenti che si lamentano per i disservizi.
La Posta di via Galli, appena riaperta.
La Posta di via Galli, appena riaperta.

«Cosa è cambiato?». Primo giorno di apertura della posta di via Galli. Giovedì pomeriggio. Coda agli sportelli. Macchinetta che eroga i biglietti guasta. Display che non funziona. Utenti che si lamentano per i disservizi. All’esterno, muri coperti da graffiti. «E’ tutto come prima». Il commento è unanime. La gente si chiede cosa sia cambiato rispetto a tre settimane fa, prima che iniziassero i lavori di “riqualificazione” che hanno costretto alla chiusura per oltre una ventina di giorni, provocando disagi e polemiche.

«Mi aspettavo che almeno ci fossero le porte con l’apertura automatica, come a Monza» dice Giuseppa Messina, appena entrata nell’ufficio insieme al marito. «Sinceramente, io ho sempre trovato più comoda e funzionale la posta di via Sempione», aggiunge Andrea M, anche lui in coda. Le Poste Italiane attraverso l’ufficio stampa fanno sapere che gli interventi hanno riguardato degli “adeguamenti normativi”. Aspetti non visibili. Lavori da fare necessariamente per adeguarsi alle leggi. Per questo, l’edificio, sia dentro che fuori, risulta uguale a prima. Apparentemente, non è cambiato nulla né nella parte riservata al ritiro delle raccomandate né nello spazio più ampio destinato a tutte le altre operazioni postali.

Anzi, per ironia della sorte, proprio nel primo giorno di riapertura, il sistema per la prenotazione dei turni è andato in tilt. Entrambe le macchinette che rilasciano il bigliettino col numerino per mettersi in coda non funzionano. Sono coperte da un cartello con la scritta “guasto”. I monitor sono spenti. Per prenotare il proprio turno occorre fare come ai vecchi tempi: mettersi in coda, uno dietro l’altro. «I disservizi continuano»dice Alessandro Colombo, mentre attende il proprio turno, scuotendo la testa.

Solo l’intervento di un tecnico, a metà pomeriggio, risolve la situazione. La gente si guarda intorno. Davanti agli sportelli, come prima, ci sono gli scaffali con libri e oggetti in vendita. Penne, quaderni, cartellette. Libri di ricette. Romanzi. Agende. «A noi interessa il servizio, non siamo qui per comprare» dice Sara Alessi. Tutto come prima, insomma. Almeno, però, d’ora in poi torna in funzione l’ufficio centrale, con gli sportelli aperti in settimana fino alle 19. La chiusura temporanea nel mese di maggio aveva creato problemi perché il secondo ufficio postale, alla Bolagnos, chiude alle 13.30. Dopo le polemiche, il sindaco Roberto Corti ha ottenuto il prolungamento dell’orario, almeno per l’ultima settimana di maggio.