Più di 800 gli espropri per far spazio a Pedemontana a Desio: tra i più dolorosi c’è l’Azienda florovivaistica di Felice Mariani, un imprenditore molto apprezzato a Desio. Mariani ha atteso invano l’arrivo dell’esproprio accompagnato dal suo avvocato e dai suoi due figli, Francesco e Federico Mariani, impegnati nell’impresa insieme al padre. Ma è stata un’attesa vana: “Nessuno si è presentato – ha spiegato l’imprenditore – né mi ha fatto sapere niente. Silenzio assoluto”.
Desio, arriva Pedemontana: il caso della azienda florovivaistica di Felice Mariani
Mariani però non è rimasto con le mani in mano: “Pedemontana cancellerà la mia impresa, costruita con una vita di lavoro e di sacrifici. Stiamo parlando di una tenuta di 6200 metri quadrati, nella quale vivono 173 essenze diverse, tra i quali ci sono abeti e un boschetto di palme. Mi è stato proposto un risarcimento di circa 9 euro lordi al metro quadro: può il lavoro di una vita essere liquidato con poco più di 50mila euro”. Mariani ha chiesto di più, molto di più: “Abbiamo formalizzato a Pedemontana una richiesta di risarcimento fino a otto volte superiore: 400mila euro”. “Non stiamo parlando di un terreno incolto, ma di un’azienda”.
Desio, Mariani sul piede di guerra per l’esproprio Pedemontana
Ad andare distrutto sarà il lavoro di una vita, ed è proprio questo che Mariani non accetta. La famiglia Mariani è al suo quarto esproprio. Un record cominciato negli anni Sessanta, con l’arrivo della Valassina. In origine infatti tutta l’attività era concentrata in quello che sarebbe poi diventato lo svincolo della Statale 36, in via Tagliabue a Desio. Oggi di quell’attività restano solo la casa di famiglia e la sede legale dell’attività avviata dal padre. Il resto è stato spostato in aperta campagna.