Regione Lombardia mette altri 431 milioni di euro per finanziare il completamento di Pedemontana, ma Apl spiega che non si tratta “ di un nuovo stanziamento, ma della regolamentazione di quello già assegnato lo scorso anno. Va precisato che tale stanziamento non è detto che venga effettivamente utilizzato. Prima, infatti, Autostrada Pedemontana Lombarda intende accedere ai fondi messi a disposizione dal MIT per gli extracosti dovuti all’andamento anomalo dei prezzi, fondi che sono garantiti dal decreto extracosti (per il momento fino a fine 2024), ma che ci si aspetta vengano confermati anche per i prossimi anni. In ogni caso, l’eventuale apporto di capitale da parte di Regione Lombardia verrà remunerato a condizioni migliori rispetto a quelle di mercato”.
Pedemontana: altri 431 milioni di euro e la reazione del comitato
Intanto non mancano le polemiche di Ferma Ecomostro Tratta D Breve. “Altri 431 milioni di euro dei contribuenti lombardi regalati da Regione Lombardia ad APL per un’autostrada deserta, che ne è già costata oltre 4 miliardi e nonostante il fatto che la Corte dei Conti abbia espresso preoccupazione perché costantemente in perdita. 431 milioni di euro che se fossero stati investiti altrove, sarebbe stato meglio. Ma ehi, di che ti lamenti? Non vedi che non ci sono soldi?” ha fatto sapere il comitato. Per quanto riguardano invece le osservazioni della Corte dei Conti sui costi dell’opera la società Apl spiega che” si ribadisce quanto già affermato dal Presidente Fontana, ovvero che le iniziative in project finance prevedono un periodo di start up in cui si registrano risultati negativi, dovuti essenzialmente al peso degli oneri finanziari. Autostrada Pedemontana Lombarda spa ha chiuso il bilancio 2023 con un EBITDA del 47%, risultato estremamente positivo ed indice di una corretta gestione, ma appesantito, come previsto nel piano economico finanziario alla base della concessione, esclusivamente dagli oneri finanziari necessari a garantire il prosieguo dell’investimento. Il piano economico finanziario prevede il recupero degli esercizi negativi nel corso della concessione, dopo il completamento dell’opera; il piano è stato recentemente aggiornato ed esaminato dagli organi di verifica, in occasione dell’approvazione da parte del CIPESS del IV atto aggiuntivo alla Convenzione alla base della concessione”.