A Desio il neo sindaco Simone Gargiulo venerdì mattina ha presentato la sua giunta: 4 assessori alla Lega, 2 a Fratelli d’Italia e uno alla lista civica Per Desio. Nessun posto, invece, per Forza Italia e le liste che sostenevano la coalizione del candidato sindaco Stefano Motta, giunto terzo al primo turno, (Desio Popolare e SiAmoDesio), che avevano sostenuto Gargiulo al ballottaggio. Il vicesindaco è Andrea Villa, leghista, a cui vanno le deleghe alla sicurezza e politiche ambientali. Un altro leghista, Luca Ghezzi, già consigliere comunale, è stato nominato assessore alle politiche giovanili, sport, next generation e comunicazione.
Sempre per la Lega, entra in giunta Miriam Cuppari, (candidata consigliere) assessore alla pubblica istruzione e cultura, e Cristina Riboldi, a cui vanno le deleghe a urbanistica ed edilizia privata. In quota Fratelli d’Italia sono stati nominati Fabio Sclapari con deleghe alle politiche sociali, famiglia e disabilità e Samantha Baldo assessore al commercio, marketing territoriale e pari opportunità. Entrambi erano candidati al consiglio comunale ed erano stati eletti.
Infine, Andrea Civiero rappresenta la lista del sindaco, la lista civica Per Desio: è il neo assessore alle attività produttive, lavoro e partita Iva.
Gargiulo tiene per sé la delega al bilancio, partecipate, lavori pubblici, viabilità, personale e affari legali.
Dopo giorni di trattative e polemiche, legate in particolare all’accordo pre elettorale tra le coalizioni di Gargiulo e Motta, il cui documento è stato pubblicato dal Cittadino, che prevedeva due assessorati alle liste di Motta, arriva il colpo di scena: nella giunta non c’è nessun esponente azzurro, ma solo i rappresentanti delle tre liste che hanno sostenuto Gargiulo fin dall’inizio della campagna elettorale. Non entra nemmeno Stefano Motta, che nei giorni scorsi aveva preso le distanze dalla sua coalizione e aveva dato disponibilità al sindaco per ricoprire il ruolo di assessore alla cultura.
Sabato 6 novembre alle 17 è in programma il primo consiglio comunale.