Hanno rubato un paio di piante dagli scaffali esterni dal negozio di fiori di via Fratelli Cervi a Desio e poi sono scappati. Il titolare li ha rincorsi. Sono arrivati i carabinieri e anche gli agenti della polizia locale, mentre alle finestre e ai balconi diversi cittadini hanno assistito alla scena.
Protagonisti, una decina di ragazzini. Alcuni di loro sono stati raggiunti dai carabinieri e dallo stesso fiorista. È successo martedì nel tardo pomeriggio, intorno alle 19, in pieno centro. Momenti concitati, raccontati poi dal negoziante sui social.
«Ho voluto fare sapere quello che è successo – spiega Simone Bitetto il giorno dopo, dal bancone del suo negozio “La baita del fiore” – Non tanto per il furto di due piantine, ma per l’atteggiamento di sfida che hanno avuto i ragazzini. Alla fine, le piantine gliele ho regalate».
Nel frattempo, stava passando nella zona una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri, che sono stati informati di quanto stava accadendo e si sono messi alla ricerca dei ragazzi. Li hanno trovati poco dopo nel parcheggio del supermercato Coop. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia locale. I ragazzini, tra cui anche alcune ragazze, sono quindi stati riportati al negozio e hanno subito la “ramanzina” delle forze dell’ordine.
«Hanno chiesto scusa – dice il commerciante – Hanno spiegato che volevano le piante per fare una sorpresa alle loro mamme. Ma è l’atteggiamento che non va bene: tra i più giovani va di moda voler farsi vedere più grandi. Per non parlare di minacce, senso di superiorità, forti di essere in tanti. Voglio ringraziare soprattutto il nucleo radiomobile dei carabinieri, che vigilava nei paraggi e prontamente ha fermato il gruppetto dei ragazzini, dandogli una lezione di vita, che spero abbia avuto effetti positivi. Due ragazzini in particolare si sono scusati e apprezzo il gesto o per lo meno mi auguro che sia stato sincero. Purtroppo non è un bel periodo per nessuno, ma ultimamente si ha paura non solo di non lavorare, ma anche di subire brutte situazioni. Ci dobbiamo barricare anche nei nostri negozi? Spero proprio di no».