Quasi cinque milioni di euro per dare un rifugio sicuro, ameno per 2015, a 580 profughi. È questo l’oggetto del bando promosso dalla prefettura di Monza. Si tratta, tecnicamente, di una “procedura aperta” per un accordo quadro “con più soggetti operanti in provincia” che dovranno assicurare “servizi di accoglienza” e la gestione dei “servizi connessi” per i cittadini stranieri “richiedenti protezione internazionale”. Per questa accoglienza, il prefetto Giovanna Vilasi ha stanziato 35 euro al giorno per ogni profugo da moltiplicare per il numero dei cittadini stranieri accolti. Chi aderirà al protocollo dovrà, tra le altre cose: trasportare i profughi presso ospedali o uffici di pubblica isucrezza su richiesta della prefettura di Monza; mettere a disposizione immobili adeguati e funzionali; effettuare servizi di lavanderia, pulizia , raccolta e smaltimento dei rifiuti; fornire colazione, pranzo e cena per sette giorni la settimana, con menù non in contrasto con le abitudini alimentari degli ospiti; fornire letti, biancheria, vestiti adeguati alle stagioni; “pocket money” bella misura di 2,50 euro al giorno a testa fino a un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare; fornire un servizio di mediazione linguistica e culturale. Potranno partecipare al bando associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici e pubblici, del privato-socialeimprese del settore alberghiero