Settantotto nuovi libri per la biblioteca del carcere di via Sanquirico che conta un patrimonio di oltre dieci mila titoli e due mila prestiti annuali: li ha acquistati il Comune e messi a disposizione della casa circondariale di Monza. Disponibili best seller, come «Lazarus» di Lars Kepler o «La spada dell’impero» di Simon Scarrow, le grandi inchieste come «Il patto sporco» di Nino Di Matteo e Saverio Lodato e lo sport con «Zanetti. Leggenda dell’Inter». Complessivamente sono costati mille euro.
Il progetto è nato da una convenzione tra il Comune e la casa circondariale dalla durata di 5 anni firmata lo scorso 23 novembre proprio per promuovere lo sviluppo del servizio bibliotecario carcerario. «Obiettivo della Convenzione – spiega l’Assessore ai Sistemi Bibliotecari Pier Franco Maffè – è far scoprire come il carcere è un ambiente che presenta delle difficoltà, ma può essere anche un luogo dove si crea e si diffonde cultura, rompendo in questo modo facili pregiudizi e preconcetti».
«Con la convenzione – aggiunge Maffè – vogliamo sostenere l’attività della Biblioteca della Casa circondariale perché diventi un volano per dare vita a un continuo scambio tra il carcere e l’esterno, mettendo così in contatto e in dialogo mondi diversi: il volontariato, il Sistema Bibliotecario e i detenuti».
Con l’accordo, infatti, è stato istituito un rapporto organico tra i sistemi bibliotecari della Città di Monza e la Biblioteca interna alla Casa Circondariale di Monza, gestita dai volontari dell’associazione «La biblioteca è una bella storia» che garantiscono l’apertura della biblioteca del carcere per più di venti ore settimanali. In particolare il Comune di Monza si impegna a fornire un supporto di conoscenze e competenze per l’apprendimento di tecniche elementari di gestione di una biblioteca di base e a garantire il servizio di prestito interbibliotecario con le biblioteche del sistema BrianzaBiblioteche, oltre ad aggiornare e incrementare il patrimonio librario e documentario della biblioteca di via Sanquirico, sulla base dei suggerimenti di chi utilizza la biblioteca raccolti dai volontari de «La biblioteca è una bella storia».
Il nuovo «patrimonio». Tra i nuovi libri entrati in carcere, oltre a romanzi ci sono i classici della letteratura in lingue straniere: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Ma anche russo, cinese e arabo. E ancora manuali, libri sportivi e di psicologia, testi e dizionari per imparare la lingua italiana di particolare interesse per l’utenza carceraria straniera.