Diecimila chilometri, in Vespa, attraverso l’Europa, su per i fiordi norvegesi, sino a raggiungere Capo Nord. È l’avventura («Non chiamatela impresa, per favore») di Mauro Calcinotto e Carlo Pizzi di Solaro e Tullio Ponti di Caronno Pertusella.
Sono partiti sabato 8 agosto dalla piazza centrale del paese. Il viaggio li impegnerà per trenta giorni, i primi sei completamente in solitaria e poi, da Trondheim in avanti, accompagnati dalle famiglie sino alla destinazione finale. Attraverseranno Svizzera, Austria, Germania, Danimarca e Norvegia con arrivo allo storico monumento del Globo di Nordkapp e visita a Capo Nordkinn.
Ai tre si aggiungerà da passeggera per qualche giorno Carolina, figlia di Carlo. Durante il viaggio di ritorno, il gruppo sosterà alle isole Lofoten, più precisamente nel centro di Flakstad dove sarà accolto dal sindaco Trond Kroken per lo scambio dei gagliardetti. Il sindaco Nilde Moretti ha voluto incontrarli di persona per la consegna: «Ero curiosissima di conoscere i dettagli di questa avventura. Ora sono orgogliosa di aver consegnato a nome di tutta la cittadinanza il nostro gagliardetto che raggiungerà il punto più a nord di tutta Europa. Li ringrazio per averci coinvolti e gli faccio un in bocca al lupo per la riuscita del viaggio. Sappiamo che altri appassionati hanno viaggiato così a nord, anche in Vespa, ma per la Solaro si tratta di una prima volta e seguiremo tutti il viaggio da vicino». Ovviamente attraverso il profilo Vespisti come noi su Instagram, creato appositamente. Le Vespe (modelli 200x e 150x) sono state modificate a mano per aggiungere spazi per i bagagli, le attrezzature e anche qualche piccola apparecchiatura elettronica, come i fari a led. «In galleria ci sono le renne a riposare e spesso è difficile vederle anche di giorno, è la cosa che ci preoccupa di più», dice Tullio Ponti.
«L’idea la coltiviamo da qualche anno, è il sogno di un po’ tutti i motociclisti, il viaggio da realizzare almeno una volta nella vita. All’inizio pensavo in solitaria – aggiunge Mauro Calcinotto -, poi ho trovato questi amici che hanno voluto condividerla e ora si parte. Andarci con la Vespa è una sfida nella sfida, perché si tratta di un mezzo nato per un servizio cittadino e non per 10mila chilometri in condizioni precarie, ma è già stato fatto, non siamo dei pionieri e non sarà un’impresa. Una bella avventura, ecco questo sì».