Da Monza a Lecco: un incidente al giorno, ecco i punti a rischio della Valassina

Nel corso del 2014 la Valassina ha contato un incidente ogni 42 ore, nel 2015 la frequenza è di uno al giorno: la zona ad alto rischio è il tratto fra Monza e Lecco. La mappa dei punti più pericolosi della strada.
Il curvone di Briosco sulla Valassina
Il curvone di Briosco sulla Valassina Pozzi Attilio

Nel 2014 ogni 42 ore si è verificato un incidente stradale lungo la Valassina, quest’anno la media si è alzata con 28 sinistri al mese praticamente uno al giorno. Sono i numeri di una delle principali arterie di traffico brianzole, quei 141 chilometri che collegano Cinisello Balsamo al passo dello Spluga. Il punto a maggiore concentrazione di traffico è tra Monza e Lecco. A utilizzare la superstrada sono soprattutto pendolari e in generale automobilisti residenti nella provincia brianzola e lecchese. È qui che ogni mattina chi l’imbocca, spera di non trovarsi imbottigliato. Due giorni fa, giovedì, all’altezza di Briosco un’uscita di strada ha provocato un lungo serpentone di auto in direzione Milano.

Tra gennaio e fine maggio gli incidenti sono stati 140. Ma quali sono i punti a maggiore concentrazione di sinistri, visto che solo nel 2014 gli incidenti sono stati 210? Spiccano Lissone, Giussano, Briosco, Nibionno anche se non necessariamente in quest’ordine. Lissone si piazza onorevolmente al secondo posto. Qui nel 2014 si sono verificati 35 incidenti: 33 con feriti e 2 con soli danni a cose. In 48 sono stati trasportati in ospedale. Il problema? È soprattutto il curvone in direzione Milano. Molti lo imboccano ad alta velocità, provenendo da un lungo rettilineo a tre corsie e l’impatto è inevitabile. La bandiera nera però della circolazione spetta senz’ombra di dubbio al tratto giussanese della Valassina in entrambi i sensi di marcia. Nel corso dei 12 mesi dello scorso anno gli agenti della polizia stradale di Seregno, titolari della sicurezza lungo la strada, hanno rilevato 52 incidenti in territorio di Giussano di cui uno mortale. Si tratta di un ragazzo in sella a una motocicletta che viaggiava in direzione Lecco.

Il tratto più a rischio? È il “curvone di Briosco” in direzione Lecco, ma la competenza territoriale è di Giussano. L’andamento della strada coglie molti alla sprovvista, anche se il limite di velocità è più basso rispetto al resto della superstrada: 70 chilometri orari. L’Anas più volte è intervenuta per “ammorbidire” la percorribilità, in parallelo la polizia locale di Giussano tenta di disincentivare il “piede pesante” con l’autovelox. Sotto la lente d’ingrandimento è anche il tratto in direzione Milano. Superato l’abitato di Briosco, si prosegue verso Giussano e la strada curva verso destra. In caso di pioggia o di velocità particolarmente elevata, frenare all’ultimo provoca una sbandata, che porta l’automobilista di turno dritto nel terrapieno a margine strada. Lo scorso anno in autunno gli agenti hanno rilevato almeno un incidente la settimana. Il caso più eclatante era stata la fuoriuscita di un mezzo pesante. Carico di bibite, si era letteralmente arenato nel terreno incolto. Erano intervenuti i vigili del fuoco e dei mezzi speciali per trainarlo fuori dalla Valassina. La strada era rimasta chiusa a lungo.

Al terzo posto della classifica dei punti a maggiore concentrazione d’incidenti c’è lo svincolo per Briosco in direzione Lecco, dove nel 2014 ne sono stati rilevati una decina. Da sottolineare che particolarmente “caldo” è anche l’imbocco dello stesso svincolo, ossia l’ingresso da Briosco in direzione Lecco. Negli ultimi tempi la situazione è migliorata, ma annualmente sono almeno un paio i camion che si ribaltano entrando in superstrada, perché il raggio di curvatura “spinge” verso l’esterno e provoca un anomalo spostamento del carico, se non ben fissato. All’origine delle molte uscite di strada, oltre alla pioggia e alle curve, spesso c’è anche l’alcool. Da gennaio a marzo 2015 su 42 incidenti con feriti, quattordici automobilisti sono risultati positivi all’alcool test o alla presenza di sostanze stupefacenti nel sangue. Questo ha comportato l’immediato ritiro della patente di guida.