Da Desio a Roma in sella a una Graziella: «È il simbolo della nostra libertà di ragazzi»

«L’idea è venuta un sabato sera di settembre – racconta Gianluca Ciccarese, titolare del Rock on the Road – ero nel mio locale con il mio amico Franco e avevamo letto dell’impresa di un ragazzo che aveva raggiunto Roma in monopattino». Ne è nato un gruppo di 18 persone, 14 andranno in bici
Una parte del gruppo che percorrerà in Graziella il tragitto Desio-Roma
Una parte del gruppo che percorrerà in Graziella il tragitto Desio-Roma Giusy Taglia

Da Desio a Roma su una Graziella. Un’impresa che nasce dal desiderio di libertà, maturata lo scorso settembre dopo mesi di lockdown e alla vigilia di altre restrizioni ipotizzate e poi divenute realtà. Un’impresa anche dal sapore nostalgico come rivela uno dei due ideatori, Gianluca Ciccarese.

«L’idea è venuta un sabato sera di settembre – ha raccontato Ciccarese, titolare del Rock on the Road – ero nel mio locale con il mio amico Franco e avevamo letto dell’impresa di un ragazzo che aveva raggiunto Roma in monopattino. Ci piaceva l’idea, ma subito abbiamo pensato ad un mezzo a noi più congeniale, e la mente è subito volato alla mitica Graziella, che rappresenta in qualche modo il simbolo della nostra adolescenza e della nostra libertà di ragazzi». E Graziella fu. «In realtà – ha precisato Ciccarese – il modello deve essere quello della Graziella, ovvero la bici deve avere il telaio pieghevole, ma può essere di qualsiasi marca».

Le adesioni sono iniziate ad arrivare pian pianino, qualche settimana fa il gruppo è stato definito: «In un primo momento – ha precisato ancora Ciccarese – avevamo pensato di cercare compagni a noi “affini” per età e per “struttura fisica” quindi cinquantenni, sopra i 100 chili, poi abbiamo aperto a tutti. E così si è venuto a creare un gruppo piuttosto variegato che include cinquantenni sopra i 100 chili ma anche un ragazzo di 18 anni e un appassionato di 65 anni, ha aderito anche una donna, Gabriella, e altre donne, mogli e compagne dei novelli “argonauti” seguiranno la carovana e magari parteciperanno a qualche tappa».

La carovana al completo comprende in tutto diciotto persone di queste quattordici percorreranno i 748 chilometri in sella ad una bici. Oltre agli ideatori, Gianluca e Franco, ci sono: Samuele, Salvo, Marco, Tommi, Leo, Libero, Curva, Tony, Giancarlo e Gabriella. Non mancano due autisti alla guida di un Ape Car e di un furgone modello, importanti per l’assistenza meccanica e non solo, e poi tre donne. «La bici – ha continuato Ciccarese – deve avere il telaio pieghevole e le ruote da venti centimetri di diametro, come, appunto, le Grazielle di una volta, ma poi possono essere modificate, sulla mia per esempio ho montato dei un cambio da tre sulla corona anteriore e un pignone posteriore da sette, chiaramente ho montato anche un manubrio alto. Uno dei ragazzi ha creato una sorta di chopper, l’unico divieto chiaramente è il motore perché bisogna pedalare».

Si parte martedì 3 agosto da Desio e si arriva, esattamente il 15 agosto, a Roma, dopo circa 750 chilometri, esattamente 748,1, così suddivisi: 5300 metri in discesa e 5450 in salita e un tempo impiegato (stimato) di circa 64 ore. Le tappe più lunghe, come distanza da percorrere sono sicuramente la seconda e la terza, 100 i chilometri ciascuna, rispettivamente San Colombano al Lambro a Parma e da Parma a Bologna. Allenamento? Dieta? «Tutti i week-end stiamo organizzando delle uscite di allenamento – ha spiegato Ciccarese – domani andremo, per esempio, in Val Brembana. Chiaramente abbiamo prenotato già la trattoria, perché le nostre imprese devono essere soprattutto piacevoli. Durante gli allenamenti il momento più critico è sempre la ripartenza dopo la trattoria, ma questa “tappa” è davvero importante». E così tra poco più di un mese si parte. Si passerà dalla pianura Padana, all’Appennino, quindi si raggiungerà e percorrerà anche una parte dell’antica via Francigena, in prossimità del lago di Bolsena, si scenderà verso la costa e poi diritti verso Roma. Il 15 agosto.