Coprifuoco spostato alle 23 da dopo la firma del decreto legge, ipotizzabile quindi dal 18 maggio. Il governo di Mario Draghi conferma la linea della gradualità per le riaperture, dopo settimane di schermaglie e di braccio di ferro politico.
È quanto è emerso dalla cabina di regia di lunedì 17 maggio in cui è stata approvata la road map con le decisioni per le settimane che portano all’estate: gradualità anche per capire se ci sono attività che più incidono sull’aumento dei contagi e nel caso evidenziare quali sono intervenendo in corsa. Questo in base a quanto si apprende e alla vigilia del consiglio del ministri convocato per il tardo pomeriggio.
Coprifuoco. Spostato subito alle ore 23. Poi dal 7 giugno dovrebbe allungarsi alle 24, per andare in archivio dal 21 giugno.
Ristoranti. Ristoranti e bar aperti a pranzo e a cena anche al chiuso dall’1 giugno.
Matrimoni. Possono ripartire dal 15 giugno con il “green pass”: certificazione di vaccinazione o tampone per i partecipanti.
Palestre e piscine. Apertura delle palestre il 24 maggio, apertura delle piscine al chiuso l’1 luglio (quelle all’aperto possono già aprire secondo il precedente decreto legge).
Parchi tematici. Apertura il 15 giugno.
Centri commerciali e mercati. Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio, nel primo weekend successivo al decreto legge Covid.
Manifestazioni sportive. Presenza di pubblico autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.
Casinò. Riapertura dal 1 luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò
Discoteche. Le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, restano sospese.
Impianto di risalita. Gli impianti di risalita in montagna riapriranno dal 22 maggio, alle condizioni indicate dalle linee guida.
Secondo quanto emerge, cambiano anche i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: saranno calcolate non più l’indice RT ma per l’incidenza e il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica.