Così nasce una squadra di calcio: l’associazione Cascine Bovati di San Fruttuoso a Monza

All'oratorio si organizza Cascine Bovati, formata e voluta dai ragazzi con la parrocchia e con allenatore l'ex serie C Enso Grassso.
La squadra di Cascine Bovati a San Fruttuoso a Monza
La squadra di Cascine Bovati a San Fruttuoso a Monza

Quella dell’Associazione sportiva Cascine Bovati è una storia nata sul prato dell’oratorio di San Fruttuoso di Monza, dall’idea di due amici. Un progetto ambizioso: ridare all’oratorio di via della Novella una squadra di calcio, a più di due decenni dallo scioglimento della precedente. Ma non una squadra amatoriale ma una vera e propria società sportiva, con tanto di logo, colori sociali, regolare iscrizione alla Camera di commercio, inserita nel campionato Csi, categoria Top junior di calcio a sette.

Cascine Bovati: vittorie e organizzazione

È nata così l’avventura dei ragazzi di Cascina Bovati, al momento terzultimi in classifica, ma freschi di vittoria per 5 a 2 contro la capolista Paina, battuta proprio sul campo di San Fruttuoso poche settimane fa, in un pomeriggio che più uggioso e splendente non poteva essere. A raccontare la storia del team, che oggi conta sedici giocatori tra i 16 e i 18 anni, sono Lorenzo Gobbi, il capitano, e Matteo Guidi. «L’idea di creare una vera squadra di calcio in oratorio ci è venuta a Ferragosto. Eravamo nell’orto che coltiviamo in via Tazzoli e abbiamo cominciato a pensare chi avremmo potuto coinvolgere». Da due sono diventati presto cinque, ma non bastava.

«Ci siamo rivolti ad amici e famigliari per chiedere aiuto, per capire come muoverci per costituire la società». Immediato il coinvolgimento di don Matteo Frigerio, responsabile della pastorale giovanile dell’oratorio e di don Eligio Ciapparella, il parroco, che ha dato il consenso. Trovare il mister non è stato complicato. Enzo Grasso, ex calciatore del Seregno in serie C nell’annata 1979, e sanfruttuosino, si è subito reso disponibile, così come Carlo Caprotti, responsabile dell’oratorio, nominato presidente.

Otto i soci fondatori che hanno dato il via alla società, nata ufficialmente lo scorso 7 settembre. «Non mi importa che a fine campionato abbiano raggiunto la vetta della classifica – assicura mister Grasso – sono felice se arriveranno alla fine della stagione avendo imparato qualcosa di più, se saranno cresciuti come persone prima ancora che come calciatori».

Cascine Bovati: campioni di fair play

Il primo dovere resta lo studio – su questo l’allenatore è inflessibile – poi l’impegno in parrocchia (quasi tutti sono animatori ed educatori dell’oratorio) e poi il rispetto dell’avversario e dell’arbitro, qualità che hanno reso i ragazzi di Cascine Bovati campioni di fair play. Da poco la squadra si è arricchita di un nuovo elemento, un giovane ospite della comunità degli Artigianelli. «Mi ha contattato l’educatore della comunità per chiedermi di inserirlo nella squadra. Lo abbiamo accolto con piacere, perché vogliamo che anche l’inclusione sia un nostro tratto distintivo», aggiunge il presidente Caprotti. La cura della squadra è diventato un affare di quartiere. Dopo la nascita di Cascine Bovati in tanti si sono resi disponibili anche per adeguare il campo e per sistemare gli spogliatoi.