A Monza le persone con fragilità sono in continuo aumento: lo ha spiegato l’assessore al Welfare Egidio Riva facendo il punto, nella sede del Pd, sui progetti avviati in tre anni dalla giunta Pilotto.
«Cresce il numero dei bambini e degli adolescenti con disabilità che a scuola hanno diritto all’assistenza educativa – ha affermato – con il continuo invecchiamento della popolazione tra pochi anni un residente su tre avrà più di 65 anni e tra loro un numero significativo non sarà autosufficiente».

Così Monza sta diventando più fragile: i nuovi poveri e chi ha bisogno di aiuto
Aumentano, inoltre, i poveri, compresi quelli che scivolano nella marginalità per la perdita del lavoro o la separazione.
L’incremento delle persone fragili trascina con sé quello delle risorse che il Comune destina agli interventi sociali: dal 2021, anche a causa dei rincari, gli stanziamenti sono saliti di circa il 30% e, considerando la spesa per il personale, assorbono circa 25 milioni l’anno.
Quattro anni fa, ha ricordato l’amministratore, i minori stranieri non accompagnati seguiti dall’ente erano 29, diventati 113 lo scorso anno, con una media di 70 presenze fisse: nello stesso periodo i minori in comunità sono passati da 132 a 226, i disabili ricoverati in strutture da 81 a 106, i bambini e i ragazzi supportati in classe da un educatore da 276 a 430, gli anziani a cui il municipio integra la retta della casa di riposo da 125, per una spesa di 1.200.000 euro, a 158 con un esborso di 1.800.000. Le persone che hanno ottenuto il contributo per l’emergenza abitativa sono salite da 106 a 155 mentre sono aumentate da 293 a 295 quelle che hanno ricevuto un contributo per l’assistenza.
Così Monza sta diventando più fragile: le entrate da bandi pubblici e gli investimenti
Dal 2022 sono, però, lievitati anche i fondi incassati da piazza Trento e Trieste con i bandi pubblici, del Pnrr e di Fondazione Cariplo per interventi a sostegno della grave marginalità, della disabilità, dell’housing sociale e per la prevenzione del disagio giovanile, alcuni dei quali presentati in rete con le associazioni del territorio.
«Complessivamente – ha calcolato Riva – abbiamo ottenuto almeno 3.500.000 euro. In questi tre anni abbiamo investito in progetti innovativi e cercato soluzioni più efficaci, che siano sostenibili e replicabili, sia per la presa in carico a domicilio degli anziani non autosufficienti sia per le azioni messe in campo a scuola con gli educatori». Queste ultime saranno valutate da esperti grazie a 50.000 euro erogati dalla Fondazione Cariplo.
La giunta, ha proseguito l’assessore, è impegnata anche nell’ambito della promozione alla salute in collaborazione con le istituzioni sanitarie: «Abbiamo avviato alcuni programmi per favorire l’invecchiamento attivo – ha precisato – una équipe di geriatri dell’Università Bicocca mapperà le fragilità cercando di intercettare i piccoli segnali tra gli under 65 che frequentano i centri anziani» e consiglieranno loro esercizi, diete adeguate e, quando necessario, esami medici.
Così Monza sta diventando più fragile: il nuovo Spazio 37
Nel giro di un paio di anni l’amministrazione conta di raccogliere una mole di dati sufficiente per rimodulare, in collaborazione con le altre agenzie, gli interventi a favore degli anziani, compresi quelli legati alla socialità.
Altri programmi coinvolgeranno sia gli adolescenti e i giovani sia le persone in grave di stato di marginalità che potranno contare su nuovi percorsi di inclusione quando, a fine 2025, sarà inaugurato il nuovo Spazio 37 costruito con i fondi del pnrr: in via Borgazzi, oltre al dormitorio, troveranno servizi diurni tra cui gli avvocati di strada.
«Il welfare è uno dei pilastri del nostro mandato elettorale – ha commentato il segretario cittadino del Pd Valerio Imperatori – abbiamo investito tanto in questo settore e continueremo a farlo per cercare di dare a tutti la possibilità di uscire dalla fragilità e per contrastare le nuove povertà».