Dopo anni potrebbe arrivare la svolta per il vecchio comparto dell’ex Lark Antibioticos e trasformarsi in un parco fotovoltaico portando Correzzana a diventare una comunità energetica.
La vecchia azienda chimica di via Einaudi è chiusa ormai dal lontano 1998 e da così tanto tempo giace abbandonata a sé stessa con gli idrocarburi che sono entrati in una parte del terreno, molto compatto e ferroso, che in oltre 25 anni ha reso complicata l’opera di bonifica da parte della proprietà che oggi fa capo a Edison.
Correzzana: l’ex Antibioticos e la nuova opzione
«Su quell’area erano possibili due scenari – ha spiegato il sindaco Marco Beretta – potevano sorgere nuovi capannoni o nuove abitazioni. Avere una nuova zona industriale non avrebbe avuto molto senso visto che negli anni ci siamo adoperato per collocare tutte le ditte del nostro paese alle spalle di Galilei e avrebbe anche generato traffico di mezzi pesanti, dopo che ci siamo battuti perché su quel tratto di strada provinciale non passassero camion. Edificare nuove case voleva dire aumentare la popolazione e aggiungere nuovi servizi in quel contesto che non è proprio il massimo».
Correzzana: l’ex Antibioticos e l’iter burocratico
Invece grazie alle norme contenuto nel decreto energia del Governo del 2021 che permette di trasformare vecchi stabili abbandonati in parchi fotovoltaici e quindi in municipio è stata avanzata da Edison una terza proposta che in commissione urbanistica ha già trovato un certo favore. Ora sarà necessario giovedì prossimo 28 dicembre un passaggio anche in consiglio comunale per esprimersi favorevolmente alla bonifica dell’area per poi procedere alla realizzazione dell’ambizioso piano.
L’iter burocratico non sarà rapidissimo, perché qualora il Comune e l’operatore privato dovessero trovare un’intesa sul progetto bisognerà convocare una commissione dei servizi. «Se tutto dovesse andare secondo le previsioni – ha aggiunto il primo cittadino – potremmo assistere ai primi lavori di cantierizzazione per la fine del 2024».
C’è un altro aspetto importante per i correzzanesi perché l’energia generata da quello che sarà l’impianto fotovoltaico sarà di un megawatt al giorno che sarà ceduto all’amministrazione per dare il via prossimamente alla comunità energetica locale generando introiti al Comune dagli enti competenti tipo il Gse, per poi rinvestirli sul territorio attraverso il bilancio con nuove opere utili alla cittadinanza