Sarà lunedì 2 novembre il giorno in cui la Regione Lombardia e i sindaci faranno i conti, dati alla mano, con l’evoluzione dell’epidemia. Lo ha annunciato il presidente Attilio Fontana spiegando che servirà ancora qualche giorno per capire se le misure già adottate sono sufficienti oppure servono ulteriori restrizioni per il contenimento del contagio. «In attesa dei dati di oggi – ha detto venerdì 30 ottobre – ho aggiornato assessori e sottosegretari su quella che è l’evoluzione della curva epidemiologica nelle singole province della Lombardia. Ho fatto loro presente che è necessario attendere ancora qualche giorno per capire se le restrizioni previste dal Dpcm, sommate a quelle che riguardano specificatamente la nostra regione, si sono rivelate utili per il contenimento del virus».
Lunedì invece sono stati convocati i sindaci di capoluogo della Lombardia per analizzare la situazione. « Con loro faremo il punto della situazione sulla base di un ‘pacchetto’ di dati che, secondo quanto ci dicono i nostri esperti, può essere un indicatore ‘credibile’ per capire come evolve il quadro sanitario ed epidemiologico». Al momento la provincia di Monza e Brianza è, con Milano e la sua città metropolitana, quella con l’indice di contagio più alto: 1,81% (2,08% a Monza) contro l’1,90% del Milanese (2,02% nel capoluogo lombardo).