Crollano i ricoverati nei reparti normali, aumentano quelli in terapia intensiva, s’innalza il rapporto tra tamponi effettuati e nuovi positivi. È un fine d’anno di forti contrasti quello che emerge dai dati quotidiani sulla diffusione del Coornavirus forniti da Regione Lombardia.
A fronte di 32.858 tamponi effettuati sono 3.859 i nuovi positivi (11,7%, i debolmente positivi sono 197). I guariti/dimessi sono 2.147. Crescono, come detto, i ricoverati nelle terapie intensive: oggi ce ne sono 489, +8 rispetto al giorno precedente; scendono di 180 unità, invece, i ricoverati non in terapia intensiva: oggi sono 3.437. Sono ben 85 le persone decedute in Regione nel corso della giornata.
I nuovi casi per provincia:
Milano: 1.106 di cui 426 a Milano città;
Bergamo: 150;
Brescia: 590;
Como: 287;
Cremona: 78;
Lecco: 91;
Lodi: 69;
Mantova: 259;
Monza e Brianza: 161;
Pavia: 268;
Sondrio: 124;
Varese: 650.
Sul fronte dei vaccini, intanto, emerge come sia la Lombardia la regione italiana con il maggiore numero di dosi anti-Covid consegnate al 31 dicembre, pari a 80.595 (l’1,9% del totale). Le dosi ad oggi somministrate sono 1.545. Lo evidenziano i dati del Report vaccini anti Covid-19 da oggi disponibile, con aggiornamenti continui, sul portale dell’Aifa e altri portali istituzionali (per seguire l’andamento della vaccinazione in Regione e in Italia, basta CLICCARE QUI).
Per quanto riguarda, invece, la tempistica, ne ha parlato a Buongiorno Regione, su Rai Tre, il responsabile della campagna vaccinale per la Lombardia Giacomo Lucchini: «Pensiamo di arrivare a coprire i 140mila operatori sanitari tra gennaio e febbraio e da marzo iniziare con le altre persone. Per completare la campagna dipende molto dalla tipologia dei prodotti e dalle quantità. Pfizer sappiamo che arriva con queste dosi tutte le settimane, l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi, se dovessero arrivare nel giro di un anno e mezzo penso che questi siano i tempi in cui completeremo la vaccinazione per tutti». Sulle modalità, «stiamo assemblando anagrafiche diverse, l’invito è utilizzare la tecnologia per chi la sa usare e i medici per raggiungere anche le persone più anziane». Per i bambini «l’invito è proseguire con la campagna vaccinale antinfluenzale», poi l’idea è che «per la fine dell’anno nuovo arrivi il vaccino per il Covid anche per loro».