Da piazza Castello a via Turati, quindi largo Mazzini e via manzoni per seguire la circonvallazione interna di Monza e proseguire da piazza Citterio nelle vie Zanzi, Aliprandi, Lecco e Raiberti, quindi il Nei. Ha “circondato” Monza con un corteo festoso e musicale la street parade organizzata per il carnevale (ambrosiano) il Foa Boccaccio, sotto la sorveglianza della polizia di Stato in assetto antisommossa e della polizia locale.
La street parade degli antagonisti organizzata contro le politiche di sicurezza della giunta Allevi ha raccolto almeno duecento persone di diverse generazioni, famiglie incluse, che hanno accompagnato la sfilata con tre carri, uno dei quali sormontato da uno scorpione decapitato: Scorpio è il titolo dell’iniziativa e Scorpione era il nome dato a una delle operazioni di polizia locale lo scorso novembre. E d’altra parte la manifestazione è “InDasponente”, contro il Daspo urbano previsto a partire dai mesi scorsi dall’amministrazione comunale di centrodestra. Lungo il percorso scritte antifasciste e qualche locandina carnascialesca contro il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla sicurezza Federico Arena, con un fotomontaggio delle loro foto sul film “Scemo e più scemo”. Lungo il percorso la presa di posizione del Foa ripetuta ai microfoni, rivendicando le attività del Boccaccio che “esiste da 15 anni” e tra l’altro “lotta contro gli sgomberi”, contro il decreto Minniti, contro la città trasformata in una “prigione a cielo aperto”.
Niente contatti con le realtà dell’estrema destra a Monza: solo un stop del corteo all’incrocio con via Dante, dove si trova la sede di Lealtà Azione e fuori dalla quale si trovava una quindicina di attivisti. A dividere corteo ed estrema destra un doppio cordone di agenti di polizia di Stato, attraversato da un fumogeno partito dal corteo.