Con la condanna definitiva per omessi versamenti Iva e ritenute (10 mesi e venti giorni di reclusione) per un imprenditore è arrivato il provvedimento di confisca di risorse finanziarie e immobili per 1,4 milioni di euro. A darne esecuzione sono stati i Militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza, su delega della Procura Generale della Corte d’Appello di Milano dopo la disposizione con sentenza del Tribunale del capoluogo brianzolo e conferma della Corte di Appello meneghina.
Per effetto della sentenza di condanna all’imprenditore è scattata anche l’interdizione temporanea dalla direzione di imprese, dai pubblici uffici e a contrattare con la pubblica amministrazione e, perpetua, dall’ufficio di componente della commissione tributaria.
L’ordine di confisca è arrivato dopo controlli automatizzati dell’Agenzia delle Entrate e successive indagini di polizia giudiziaria effettuate dalle Fiamme Gialle a carico di un’impresa di Cesano Maderno operante nel settore della progettazione e installazione di impianti elettrici.
Nel corso delle attività investigative è stato accertato che l’azienda, pur corrispondendo quanto dovuto ai propri lavoratori, aveva omesso di versare le ritenute operate nei confronti dei dipendenti per oltre 1 milione di euro e di liquidare l’imposta sul valore aggiunto dovuta per circa 400 mila euro, con un danno all’Erario pari a complessivi 1,4 milioni di euro.
Dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna i militari del Gruppo di Monza hanno individuato e sottoposto a confisca per equivalente, fino alla concorrenza del profitto dei reati tributari ascritti, tra l’altro, un immobile di pregio a Seveso e disponibilità di denaro rinvenute sui conti correnti riconducibili all’imprenditore.