Il chirurgo che nel 2016 l’aveva operata rimuovendole lo stomaco per una diagnosi di carcinoma data per certa, anche se non aveva aspettato l’esito dell’esame istologico, è stato condannato dal tribunale di Monza a 2 anni di carcere, senza sospensione, per lesioni colpose gravissime. L’accertamento invece aveva escluso la presenza del tumore.
Un calvario che dura da quattro anni, quello di una donna di 54 anni, arrivato ora al primo responso giudiziario, con la condanna martedì di Valerio Ceriani, di Solaro, primario chirurgo della Multimedica di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, per lesioni colpose senza condizionale e con l’interdizione all’esercizio della professione medica per la durata della pena.
Il giudice Angela Colella ha stabilito un risarcimento provvisionale pari a 320mila euro in favore della paziente e di suo marito. Alla donna era stata data la notizia che aveva un cancro, e che si rendeva necessaria la gastrectomia totale. Solo dopo due giorni, i medici si sono accorti che non c’erano patologie oncologiche. La difesa ha annunciato ricorso in Appello.