Concorezzo perde la ultracentenaria Bidoglia

La nonnina, storica maestra di tessitura ,si è spenta a pochi giorni dal suo 102esimo compleanno

Concorezzo piange la scomparsa di Paolina Fumagalli a un passo dai 102 anni. Da tutti conosciuta come la sciura Bidoglia, ereditando il cognome dal marito venuto a mancare diversi anni fa, è stata un riferimento per il paese.

Concorezzo perde Bidoglia la maestra di tessitura

Per diverso tempo Fumagalli è stata maestra di tessitura al Cederna a Monza e anche alla Frette di Concorezzo prima della meritata pensione.  Nata il 29 luglio del lontano 1920, ma registrata il 30 luglio nella cascina Vaticano di via Santa Marta non molto lontano dal municipio, avrebbe spento 102 candeline, ma il suo viaggio terreno si è concluso pochi giorni prima. Fumagalli ha avuto una vita certamente longeva, ma non facile considerando che in tenera età ha perso la mamma e qualche anno più tardi anche il marito dopo il matrimonio e con un figlio da crescere. Nel suo lungo secolo di vita è stata però sempre una donna forte e chi la conosce bene anche una instancabile lavoratrice, diventando un punto di riferimento nell’ambito della sartoria locale accumulando una grande esperienza proprio alla Frette, dove oggi è rimasta in piedi solo la stecca storica.

Concorezzo perde Bidoglia e l’incontro col sindaco

Due anni fa aveva festeggiato il suo centenario insieme all’amministrazione comunale che l’aveva accolta nella sala consiliare con il sindaco Mauro Capitanio che l’aveva omaggiata con un libro sulla storia di Concorezzo, oltre a un mazzo di fiori. La stessa nonnina estremamente lucida aveva sottolineato che in un secolo di vita non aveva mai messo piede in Comune e soprattutto aveva lanciato anche una frecciata ironica e divertente affermando: “in questa sala dove si riunisce il consiglio è il luogo dove i politici dicono le frottole”. Idee molto chiare per la sciura Bidoglio che per l’occasione aveva cantato “Lassa pur che il mund el disa”in versione chiaramente concorezzese, segno di quanto fosse appassionata di canto e quanto sentisse la sua appartenenza al paese dove è nata, cresciuta e ha sempre vissuto fino a pochi giorni fa.  Lo scorso anno nell’estate 2021 sempre al 30 luglio si era fatta immortalare con in mano un cartello con la scritta “La carica dei 101”. Purtroppo la carica dei 102 non c’è stata, ma il ricordo e l’affetto di parenti, amici e conoscenti rimane indelebile.