Niente da fare anche stavolta. L’incontro al Mise tra la Conad, nuova proprietaria dei punti vendita italiani di Auchan, e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto . Tra le parti non c’è accordo. Cgil, Cisl e Uil hanno confermato quindi il pacchetto di 16 ore di sciopero di cui 8 da gestire a livello locale e altrettante indette a livello nazionale. Per questo il 23 dicembre, lunedì, i lavoratori sono chiamati a incrociare le braccia e a organizzare presidi e sit-in nei territori in cui la presenza di Conad è significativa.
Il confronto tra Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs con i rappresentanti di Margherita Distribuzione, la nuova denominazione sotto la quale sono riuniti gli esercizi che prima facevano capo alla multinazionale francese, davanti alla sottosegretaria Alessandra Todde e al vice capo di Gabinetto Giorgio Sorial non ha portato nessuna novità.
«Il tentativo perseguito da parte degli interlocutori aziendali -dice Vincenzo Dell’Orefice, segretario nazionale della Fisascat Cisl- è stato finalizzato a porre al centro del confronto con i sindacati la sola questione degli esuberi e non i contenuti del piano di rilancio dei punti vendita». A Conad viene rimpoverato di indicare a livello generale gli esuberi (circa 3mila) senza voler specificare l’impatto a livello locale. «Ci si proponeva di fatto -continua Dell’Orefice- di trasformare Margherita Distribuzione in una bad company nella quale sarebbero rimasti soltanto lavoratrici e lavoratori in esubero del tutto espunti rispetto alle vicende gestionali dei loro punti vendita di appartenenza e delle evoluzioni che questi conosceranno nell’era Conad».
Nessuna notizia ancora sul futuro di Monza sede, in via Lario, di un ipermercato Auchan.