Codice appalti, a Monza il vicesindaco del Pd sta con Salvini

Il vicesindaco del Pd di Monza, almeno per una volta, sposa la linea del ministro leghista delle Infrastrutture che ha messo mano al codice degli appalti.
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Monza autodromo Lega Matteo Salvini Fabrizio Radaelli

Egidio Longoni sta con Matteo Salvini: il vicesindaco democratico di Monza, almeno per una volta, sposa la linea del ministro leghista delle Infrastrutture che ha messo mano al codice degli appalti alzando, tra l’altro, gli importi dei lavori che potranno essere affidati con una procedura negoziata senza passare dal bando di gara. La modifica ha suscitato le critiche del presidente dell’Anac Giuseppe Busia che ha paventato un aumento del rischio di corruzione. Per i vertici dell’anticorruzione, infatti, il 98% degl incarichi potrà essere assegnato senza avviso pubblico, facendo – dice – impennare la possibilità che ci siano manipolazioni nell’uso del denaro pubblico.

Codice appalti, cosa dice il vicesindaco di Monza Egidio Longoni

«Il nuovo testo – sostiene invece Longoni – snellisce di molto i tempi per l’assegnazione degli appalti. Il pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata ci sarà in futuro come c’è ora: sono convinto che norme più stringenti non necessariamente riducono le possibilità» che operatori disonesti si infilino nelle procedure.

«A volte – prosegue il vicesindaco – passaggi troppo lunghi possono favorire la tentazione di ricorrere alla corruzione e alla concussione, come dimostrano le cronache».

Codice appalti, pubbliche amministrazioni tutelate anche dalla rotazione delle aziende

Le pubbliche amministrazioni, aggiunge, saranno comunque tutelate da alcuni meccanismi tra cui la rotazione delle aziende a cui assegnare gli incarichi. La giunta Pilotto ha, intanto, approvato il piano triennale per la trasparenza e la prevenzione della corruzione che, in sostanza, ricalca gli analoghi documenti pubblicati gli anni passati. Il Comune proseguirà il monitoraggio degli appalti e l’attività di formazione dei dipendenti, rivolta in particolare ai nuovi assunti, e continuerà ad applicare la rotazione dei responsabili dei settori più a rischio quali i lavori pubblici e i servizi sociali. Una nota positiva è legata all’esito delle istruttorie effettuate nel 2022 in seguito alle otto segnalazioni raccolte all’interno dell’ente o inviate in forma anonima che non hanno «evidenziato fatti di natura corruttiva».