Per Giulio Centemero, arcorese, parlamentare e tesoriere dela Lega, cresciuto politicamente nei Giovani Padani di Arcore, i pm di Milano Stefano Civardi e Gianluca Prisco hanno chiesto il rinvio a giudizio.
Motivo: un presunto finanziamento illecito da 40mila euro concordato, tra il 2015 e il 2016, con il patron di Esselunga Bernardo Caprotti (morto nel 2016). Finanziamento che sarebbe dovuto andare all’associazione «Più voci», di cui Centemero era legale rappresentante, ma che sarebbe stato invece destinato a rimpinguare le casse di Radio Padania. L’inchiesta era stata chiusa a ottobre.
«Le spese del partito – aveva spiegato lo scorso maggio Centemero a il Cittadino- sono già soggette a doppia revisione e alla verifica, scontrino per scontrino, da parte di magistrati esperti in materia contabile» descrivendo il «lavoro di razionalizzazione» condotto da quando è in carica, dal 2014, «per mettere in ordine i conti» del partito con la riduzione della macchina amministrativa da 70 agli attuali 7 dipendenti «grazie alla esternalizzazione a due studi di commercialisti che ha portato alla riduzione dei costi complessivi di oltre il 70%»
Ora sarà fissata l’udienza preliminare al termine della quale il giudice deciderà se mandare o meno a giudizio Centemero.